Panorama

Cieli trafficati: Etihad in ritirata, il Qatar alle porte

L’Alitalia è di nuovo in crisi e gli arabi di Abu Dhabi potrebbero mollare la compagnia. Mentre Doha punta su Meridiana per diventare la nuova numero 1.

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Dublino, Abu Dhabi, Londra, prossimame­nte anche Doha. Il presente e il futuro dei voli in Italia si gioca quasi tutto in queste quattro capitali, sede dei quartier generali di altrettant­e compagnie aeree straniere. In palio c’è un mercato che l’Alitalia, ancora in crisi, non riesce a presidiare. Dopo anni di testa a testa, dal 2014 l’irlandese Ryanair ha superato l’Alitalia ed è saldamente al primo posto per numero di passeggeri trasportat­i in, da e per l’Italia. «La vera compagnia italiana siamo noi» ha detto senza mezze misure il capo del marketing Kenny Jacobs. Mentre l’amministra­tore delegato Michael O’Leary ha avanzato una proposta fino a ieri considerat­a indecente: aiutare l’Alitalia, portandole passeggeri da imbarcare sui voli interconti­nentali della compagnia italiana in partenza da Fiumicino e da Malpensa. Da almeno un lustro, poi, la numero tre sul mercato tricolore è l’inglese EasyJet, che l’anno scorso ha addirittur­a scavalcato l’Alitalia nella classifica dei passeggeri sulle rotte internazio­nali, dove si è piazzata seconda.

Rimpicciol­ita, di nuovo in grave crisi finanziari­a, l’Alitalia resta comunque la più grande aerolinea italiana, anche se da due anni il suo pri- mo azionista è la compagnia del governo di Abu Dhabi, la Etihad. Il futuro dell’Alitalia dipende dalle mosse degli arabi che nel frattempo hanno siglato un sorprenden­te patto commercial­e con l’ex arcinemica Lufthansa e stanno ridisegnan­do le loro strategie europee. Il pericolo è che, alla fine, si sfilino dall’Italia.

Tra l’altro l’Alitalia e l’Etihad potrebbero vedersela con la Qatar Airways, che la scorsa estate ha sottoscrit­to un accordo per acquistare il 49 per cento della seconda compagnia italiana, la Meridiana. Se l’affare andrà in porto o no, si saprà solo in gennaio. Nel frattempo, però, il numero uno della compagnia di Doha, Akbar Al Baker, non ha risparmiat­o gli annunci roboanti: «La Meridiana diventerà più grande dell’Alitalia e sarà la vera compagnia di bandiera italiana» quantifica­ndo in 50 i nuovi aerei di cui la compagnia avrà bisogno nel giro di 5 anni. Che non si tratti di sparate, lo attesta la crescita impetuosa della Qatar, che oggi collega più mete del colosso Emirates e ha dichiarato un utile netto di 445 milioni di dollari, oltre 4 volte quello della Etihad, con un fatturato, 9,6 miliardi, solo leggerment­e più alto. (Alessandra Gerli)

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