Esistono lavori vietati alle donne in Italia?
IN RUSSIA (DOVEADESSOPOSSONOGUIDARELA METROPOLITANA) SONO QUASI UN CENTINAIO GLI IMPIEGHI VIETATI. ESPESSO IMPLICANOSFORZIFISICI
Lavori esplicitamente vietati alle donne, oggi, in
Italia? No. O quasi: perché come definire l’esclusione dal professionismo sporti
vo, in base a una legge del 1981, senoncomeundivieto? L’emergenzaCovidl’hadimostrato, benché il campionato di serieAdi calcio femminile si stia svolgendo: solo ai professionisti ègarantita una serie di tutele. In ogni caso, dopo mille rinvii, il professionismo femminile nel calcio (almeno per le federazioni che ne facciano richiesta) dovrebbediventarerealtànel 2022. Sarebbe un ulteriore passo in avanti nella lunga battagliachehavistounafaticosa eliminazionedeidivieti (molti precedenti alFascismo ealtri imposti dal regime), in
contrasto con la Costituzione repubblicana. Tutto risolto? No. Perché
esistono ancora altridueostacoli sulla strada dellepari opportunitànella scelta del lavoro.
Il primo è la percezione che esistano lavori non adatti alle donne. Eguardacaso, anchequando nonsonoritenuti intellettuali, come per chi conduce metrò, camion e treni, si considerano tali quelli che implicano grandi responsabilità. Il secondo viene dalle stesse donne che tendono ad autoescludersi, spesso non perché sia previsto l’impiego di forzafisica. Maperché sono in ambienti quasi esclusivamente maschili. Per fortuna, le ragazze su questo si fanno sempre meno problemi. ( testo raccolto da V. Palumbo)