La seconda puntata: « Il decalogo sui figli »
1 L’aquilone lo si costruisce perché vada, presto e bene, ad occupare quel pezzo di cielo che il Padreterno ha preparato per lui.
2 Voi genitori perdete troppo nel levigare, cesellare i vostri figli ad altezza massima del tetto di casa. Tessete meno paradisi artificiali. Aprite le porte di casa, e spingeteli a respirare a pieni polmoni il sapore del mondo.
3 Sta a voi, padri, tenere appena un filo, lungo, sottile, sottile, ma sufficiente per dare di tanto in tanto un impulso, un avviso.
I vostri figli non devono far finta di possedere virtù che voi non avete mai inculcato loro.
4 Preparateli a volare, insegnando loro che volare è uscire di casa e non fuggire di casa; è affrontare il sole che scotta, il vento che scompiglia, il silenzio che spaventa, il freddo che congela... 5 Dentro un adolescente c’è concentrata tutta l’avventura di una vita. Rompere o farsi uno spinello, o inventare “stronzate”, è proprio degli adolescenti che non avendo imparato a volare, si accontentano di sentirsi vivi, infrangendo le “cristallerie”.
6 Il cielo costa. Gli adolescenti di domani saranno sempre più aquiloni smaniosi di volare, ma intimiditi dal rischio dell’infinito. 7 Allora parliamo di più, drammatizziamo di meno. Portare sulle spalle i propri figli, mentre attraversano il loro deserto, non fa diventaremai gobbi.
8 Non trasformiamo le ferite in sconfitte, ma in tappe verso il pieno della vita. Allora l’aquilone diventerà aquila, e il padre e la madre riscopriranno, con il naso all’insù, il fascino di essere genitori. 9 Per fare un aquilone sono sufficienti nove mesi. Per buttarlo in cielo: un’eternità. E l’Eternità è fatta di: sorrisi, pianti, parole, tenerezze, esempi, regole, fede e pazienza… Settanta volte sette quintali di pazienza!
10 Un figlio esige settanta volte sette quintali di pazienza!