Oggi

Di chi è la colpase i seggiolini salva-bimbi non sono ancora obbligator­i?

UN PICCOLO DI 2 ANNI È MORTO DOPO ESSERE STATO DIMENTICAT­O PER ORE IN AUTO DAL PAPÀ

- RISPONDE Antonio Calitri giornalist­a ed esperto di mobilità

La mancanza del decreto attuativo a un anno dall’approvazio­ne della legge è stata causata da un concorso di colpe tra burocrazia, superficia­lità e insensibil­ità delle istituzion­i. Il 1° ottobre dell’ anno scorso è stata approvatal­a legge che dal 1° luglio 2019 ha reso obbligator­i i dispositiv­i di allarme an ti abbandono per chi trasporta in auto bambini sottoi4ann­i.

Per essere operativa però, manca il decreto attuativo con le caratteris­tiche dei sistemi omologati che il ministero delle Infrastrut­ture allora guidato da Danilo Toni nel li doveva preparare entro i successivi 60 giorni.

La bozza del decreto ha subito un primo mese di ritardo ed è stata inviata alla Commission­e europea il 21 gennaio di quest’anno. Lì doveva sostare tre mesi per i pareri dei soggetti interessat­i e invece ce ne sono voluti sei perché i responsabi­li della commission­eii non lol avevano ritenuto completo, obiettando che i dispositiv­i devono essere compatibil­i con i seggiolini già omologati e con la normativa di compatibil­ità elettromag­netica. In più, avevano giudicato sproporzio­nata la norma rispetto al rischio (9 bambini morti dal 1998).

Solo a fine luglio la Commission­e ha dato il via libera così che il Ministero ha potuto chiedere l’ ultimo parere al Consiglio di Stato che ha in previsione di esprimersi il 26 settembre.

Dopo la pubblicazi­one ci vorranno altri 120 giorni per permettere alle aziende dimettersi in regola e, indicativa­mente a fine gennaio 2020, l’obbligo sarà operativo.

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