Tari: come possiamo capire se paghiamo troppo?
SE NON AVETE BOX E CANTINA STATE TRANQUILLI. SE NO,
SBASTA FARE QUESTI SEMPLICISSIMI CALCOLI RISPONDE la vostra casa non ha pertinenze, cioè box auto e cantina, c’è da stare tranquilli;
e
incasocontrario, è bene controllare la tabella con la ripartizione delle varie voci che compongono la Tari (Tassa rifiuti), che ilvostroComunedovrebbeavervi inviatoacasa conilbollettino postale per il pagamento, perché la probabilità di aver pagato più del dovuto èmolto più alta. Il condizionale è d’obbligo perché non tutti i Comuni italiani rispettano il dovere della trasparenza (alcuni non specificano i dettagli in apposita tabella) e in questo caso evidenziare l’errore potrebbe essere complicato. Ilmetodo fai-da-te è semplice. La Tari si compone infatti di due voci distinte: la parte fissa, che si calcola moltiplicando la superficie della vostra casa o appartamento ed eventuali pertinenze per l’importo ametro quadrato stabilito dal Comune;
la parte variabile dipende invece dal numero di persone che occupano l’immobile.
Esempio: una coppia (parte variabile, 110 euro) abita un appartamento di 100metri quadri con box auto di 15 metri quadri e cantina di 10. Supponendo che il Comuneabbia stabilito un importodi 2 euro ametro quadro, il calcolocorretto è il seguente: 100metri quadri + 10 + 15 = 125metri quadrati moltiplicato per 2, fa 250 euro annui corrispondenti alla parte fissa. A questa sommiamo la parte variabile, 110 euro, e si ottiene come risultato 360 euro annui, pari alla tassa rifiuti dovuta.
Molti Comuni furbetti (il 10 per cento del totale, secondo il Ministero dell’Economia e Finanze) hanno sbagliato il calcolo sommando illegittimamente la parte variabile per ciascuna delle pertinenze.
Nel nostro esempio, se aggiungiamo 110 euro per il box e 110 euro per la cantina, il risultato finale della Tari gonfiata è 580 euro.