Donnarumma che esempio dà ai giovani?
IL DICIOTTENNE PORTIERE DEL MILAN, DOPO AVER SPUNTATO UN CONTRATTO DA 6 MILIONI DI EURO, HA DISERTATOGLI ESAMI DI MATURITÀ DA PRIVATISTA PER VOLARE CON UN JET PRIVATO A IBIZA
Se praticare uno sport non diventa, a partire dall’infanzia e dall’adolescenza, anche uno “stiledi vita”, fattodi rispetto delle regole e degli impegni; se non diventa espressione di una salute fisica e mentale capaci di favorire la crescita armoniosa di piccoli e giovani atleti capaci di affrontare e gestire vittorie e sconfitte; se diventa solo un mezzo per sfruttare i propri talenti sportivi - o i talenti dei propri figli - per accumulare lauti guadagni, allora la pratica sporti
va diventa un business. Business che può essere, perfino, spietato e non tenere conto delle passioni, delle ragioni del cuore, dell’appartenenza a una squadra. E, così, costituire un pessimoesempio per chi, anzituttobambini e adolescenti, pensa di dedicarsi al proprio sport investendo stagioni decisive e irripetibili della propria vita. E, in tal senso, va letto l’esempio del diciottenne
Gianluigi Donnarummaal quale proprio il giro d’affari costruitosul suo invidiabile talento sportivo dal suo agente e dalla sua famiglia, ha suggerito comportamenti a dir poco immaturi, arroganti,
scorretti. Ovvero, disertaregliesami dimaturitàdaprivatista e dare “buca” alla Commissione d’esami per volare con un jet privato a Ibiza dopo aver ottenuto, dalla sua squadra, un contratto di 6 milioni di euro all’anno e un contratto da un milione per il fratello. Come dire: chi è ricco sfondato può disertare cultura e “maturità”. In un sondaggio di skuola.net settestudenti sudiecihanno“bocciato” ilsuocomportamento. Se è vero, lo spirito critico anima le scelte dei millennials. Se così non è, si tratta soltanto di un pessimo esempio.