Oggi

Vegani contro carnivori

CRU CIANICHE HA PROVATO ANCHE ILFILETTOD­ICANE, CANZIANCHE SICOMMUOVE PERLETROTE, CHIARAE TESSA CHE PREDICANO IL CIBOGREEN. CRONACADI UNA CENA MOLTO VIVACE

- di F. Tinelli

Quattro vip ne discutono intorno a un tavolo

Per lei, signor Canzian? «Il pomodoro ripieno di verdure, grazie». E per lei, Cruciani? Sguardi incrociati, sorrisi. «La guancia di manzo, ovvio». Avete presente cosa significa mettere a tavola un vegano Doc con il più acerrimo antivegano che ci sia? È il più assurdo tumulto di discussion­i, sermoni in difesa degli animali, arringhe sulla rispettabi­lità delle lasagne al ragù che possiate immaginare. Siamo a Milano, al ristorante Sfizio del Rosa Grand Milano - Starhotels Collezione, e seduti accanto a chi scrive ci sono quattro vip dalle abitudini alimentari che più diverse non si

può. Red Canzian, mitico bassista dei Pooh, è il Vegano Felice: non mangia carne, pesce, né uova, latte o formaggi e dice che da quando si è convertito ha una salute di ferro; Giuseppe Cruciani, giornalist­a e conduttore della Zanzara su Radio24, è il Carnivoro Convinto, uno che una volta si è difeso dall’assalto di un gruppo di animalisti imbufaliti brandendo un salame, per dire; Tessa Gelisio, conduttric­e di Cotto e mangiato e di In forma, è l’Onnivora Bio: mangia di tutto, ma solo se provenient­e da produzioni biologiche ed ecososteni­bili. Poi, seduta accanto a Cruciani (e anche un po’ atterrita dalla vicinanza, all’inizio) c’è Chiara Canzian, chef e Vegetarian­a Ecumenica, che sta pensando di con- vertirsi al veganesimo di suo padre Red ma vive con Sandro, il fidanzato onnivoro, «e se lui al ristorante ordina la bistecca, pazienza, ma io a casa non gliela faccio». Con un bicchiere di Chardonnay davanti, Red Canzian racconta perché, una sera di vent’anni fa, decise di diventare vegetarian­o. Andò così: «Ero a Firenze, a cena con Franco Zeffirelli, ci aveva fatto preparare delle fiorentine di Chianina alte tre dita. Le mangiai e passai la notte in bianco, intossicat­o dall’acido urico. Da quel giorno non ho più toccato carne», racconta Red.

«LE MUCCHE SOFFRONO»

Una decina d’anni così, poi la conversion­e totale: «Quando ho visto le vacche da latte con le mammelle sanguinant­i per la spremitura e le galline alimentate a forza, ho smesso anche di mangiare formaggi, latte e uova». Cruciani, a cui lo chef Enzo Petté ha appena fatto portare due tenerissim­e guance di manzo, sospira

«DOPO AVER MANGIATO LA FIORENTINA MI SENTII MALE COME NON ERO MAI STATO»

sommessame­nte, lo sguardo fisso sul centrotavo­la. Chiara calca la mano: «Il mondo diventerà presto vegetarian­o. Non c’è altra via d’uscita: siamo in troppi, gli allevament­i intensivi stanno distruggen­do il pianeta. E se la gente vedesse con i suoi occhi come vengono trattati e uccisi gli animali...», dice accorata. A sentirla, Cruciani si agita sulla sedia.

«SI SENTONO SUPERIORI»

E il pesce? Si può mangiare almeno il pesce? Red scuote la testa: «Un giorno, quando ancora pescavo, ho preso una trota. La guardavo mentre si dibatteva tra lemiemani e pensavo: che diritto ho io di togliere la vita a un essere vivente? Così l’ho lasciata andare. E lei, credeteci o no, mi ha fissato a lungo prima di nuotare via». Cruciani non si tiene più: «Eh no, la trota commossa no, eh? L’uomo è onnivoro, ma cos’è questa storia che non si può mangiare carne, che il latte è veleno, che la gallina si deprime a fare l’uovo? Io il veganesimo etico non lo capisco. Ma ti pare che uno si sta mangiando una fetta di prosciutto e quelli ti chiamano “assassino”?». Per il giornalist­a (che una volta, in Corea, provò pure lo spezzatino di cane) i vegani sono una setta: «Da una parte ci sono loro, i buoni, i puri, i giusti, e dall’altra un’umanità pessima e crudele. Ma per favore», dice. Quella tra lui e gli animalisti è una guerra aperta da quando Cruciani portò un coniglio scuoiato in redazione e lo cucinò in diretta web. Apriti cielo. «Be’, non puoi dire che non te la sei voluta...», ride Tessa Gelisio, la più laica del gruppo. Per lei, che ogni tanto la carne lamangia, la differenza sta tutta in come vengono trattati gli animali. «Io compro solo carne bio,

di piccoli produttori che rispettano le bestie e non le imbottisco­no di farmaci», spiega la conduttric­e, che da anni conduce una vita ecososteni­bile e un tempo è stata anche vegetarian­a, «ma la carne e il pesce mi mancavano, lo ammetto». Tessa è un’ecologista seria: fa il bucato con le noci indiane, produce vino biologico certificat­o, «perfino al gatto do la carne bio». Al gatto? (Cruciani freme, si vede). Siamo al dessert quando finalmente Canzian ammette che certo, la vita del vegano è dura.

L’ORA DELLA SINCERITÀ

In viaggio deve portarsi dietro da mangiare («Provate a cercare un panino vegano all’Autogrill…»), al ristorante chiede sempre la pasta al pomodoro. E Chiara confessa che sì, le piacerebbe passare dal vegetarian­esimo al veganesimo, «ma ci perdi un po’ in gusto». Dev’essere il momento della sincerità, perché salta fuori che Tessa è una fan del bio, certo, ma poi compra le merendine industrial­i per il fidanzato «perché lui di quelle naturali non ne vuole sapere». E lei Cruciani? «Io niente, che devo confessare?». È mai stato con una vegana? «Ah, sì. Mi è capitato». E litigavate, a tavola? «Non mi ricordo. E poi mica ci stavo per portarla fuori a cena».

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