Oggi

54 ANA CATERINA MORARIU

È incinta di un amore misterioso.

- Di Cristina Bianchi

Dopo un mese di inseguimen­ti, finalmente ci parliamo: «Mi spiace, ero in Romania a trovare il mio papà. Sentiamoci per telefono», dice allegra Ana Caterina Morariu. Impossibil­e fissare un incontro a Roma. Qui gatta ci cova. Sarà in dolce attesa? Lo è. E questa intervista ne è la conferma. Non possiamo vederci via Skype? «No, no, dai, va bene così...». Ride di gusto, e ci diamo subito del tu. Star del cinema ( Si accettano miracoli) e delle fiction ( da Sorelle a Tutto può succedere 1 e 2), ora è nelle sale con il filmDue uomini, quattro donne e una mucca depressa, con Neri Marcorè e un cast internazio­nale. Spesso mamma per fiction, aspetta il primo figlio/a per fine estate. Inevitabil­e quindi parlare di bambini, di famiglia, d’amore. Com’è andata in Romania? «Benissimo, mi sono rilassata molto. Ho mangiato a volontà: involtini di verza, maiale, yogurt e perfino la panna. Non seguo diete specifiche, mangio quello che mi fa stare bene. Ho notato come in Romania i bambini crescono liberi, responsabi­lizzati subito. Non ci sono madri che stanno loro addosso. Se gli dici “Non toccare quella cosa”, non la toccano. In Italia piangono o si buttano per terra, i genitori cedono e si ricomincia da capo». All’Est non sono schiavi come da noi dei cellulari? «Nessun bimbo preferisce stare a casa col cellulare se qualcuno sta con lui e stimola la sua creatività. Però, va educato. Anch’io amavo la tv, ci sarei stata incollata dieci ore al giorno. Ma i miei mi davano degli orari e non sgarravo». Gente tosta. D’altra parte sei nata a Cluj-Napoca, in Transilvan­ia, terra di vampiri. «Eh sì, sono proprio transilvan­a». E ai vampiri ci credi? «Mi diverte il libro di BramStoker su Dracula ma non ci credo. Però è vero

che certe persone ti succhiano sangue ed energie, proprio come i vampiri». Stai pensando a certi colleghi? «No, pensavo ad alcune amiche... Persone che credevo amiche». Sei venuta in Italia a 5 anni con tua mamma, ballerina classica. Che rapporto hai con i tuoi? «Splendido. Papà era ilmio allenatore di basket, con lui correvo all’alba sulla spiaggia. D’estate andavo a trovarlo a Costanza, sul Mar Nero. In Italia correvo a Bagnara Calabra, dove ho vissuto fino a 15 anni». Poi in Toscana, a Montevarch­i, hai conosciuto la Boschi. «Certo, siamo grandi amiche» ( ride). Allora non è una vampira. «No, non è una vampira. Ma preferirei non parlare di lei o di politica». Nell’ultimo film interpreti Marta, un’astronoma. «Sì, scruto il cielo col cannocchia­le. Girarlo in Spagna è stato bellissimo». Tua mamma Marineta è sempre la tua manager? «Ma perché tutti lo scrivono? Non è vero, ho un agente. Però lei è una delle persone più affidabili che conosca. Ha smesso di danzare quando ha avuto i miei fratellini. Anch’io sogno di avere tanti figli». Non temi per la carriera? «No, amo il mio lavoro, ma la parte affettiva della vita non va repressa». Allora, diciamo che sei incinta? «È la mia vita privata, non ne parlo, anche perché non coinvolge solome». Ma è vero e ci faremo il titolo. «Non è un problema». Sei innamorata? «Sono innamorata, stomolto bene. Lui lavora nel cinemama non è un attore». Il futuro padre dei tuoi figli? «Be’... Forse sì».

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NELL’ULTIMA COMMEDIA FA L’ASTRONOMA A sinistra, l’attrice in due scene del film Due uomini, quattro donne e una mucca depressa, in cui è Marta, una giovane astronoma. «Per questo film ho imparato lo spagnolo»
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