LAPO CI RICASCA Ancora nei guai per sesso e droga
IL RAMPOLLO È STATO ARRESTATO NEGLI STATI UNITI. È ACCUSATO DI AVERE INSCENATO UN SEQUESTRO PER OTTENERE 10 MILA DOLLARI DALLA FAMIGLIA. ERA CON UN TRANS E AVEVA FINITO I SOLDI DOPO DUE GIORNI DI ECCESSI. COME NEL 2005...
Lapo Elkann ci è ricascato. A 11 anni dalla tragica notte dell’ottobre 2005, in cui rischiò la vita per un mix di droga e alcol a un festino con prostitute transessuali a Torino, è stato arrestato (e rilasciato dopo poche ore) a New York dopo un weekend altrettanto estremo, concluso con una bravata. Secondo fonti del 13° distretto della Polizia di New York, l’accusa è di falsely reporting incident, ovvero simulazione di reato. Contattata, la famiglia ha dichiarato di «non avere nulla da commentare o da aggiungere a quanto è circolato».
DICONO CHE GIRI SENZA CONTANTI IN TASCA
Arrivato a New York lo scorso 24 novembre, volutamente senza le sue due guardie del corpo, Lapo avrebbe invitato in un appartamento in una zona popolare di Manhattan una escort transessuale contattata via Internet. Con lei, ha trascorso i successivi due giorni consumando droghe e alcol. La stampa americana (il Daily Beast in particolare), che per prima ha riportato la notizia martedì 29 novembre, parla esplicitamente di marijuana e cocaina. Tanta droga. Così tanta che, avendo finito i soldi che aveva con sé, Lapo avrebbe chiesto alla trans di anticipare i 10 mila dollari necessari all’acquisto di altre sostanze. Ma com’è possibile che il rampollo di Casa Agnelli non avesse disponibilità di una tale somma? Chi lo conosce bene, racconta che da tempo gira senza contanti ( proprio come faceva nonno Gianni) e delegando alle guardie del corpo anche la custodia delle sue carte di credito. Rimasto a secco, quindi, per procurarsi i 10 mila dollari necessari a saldare il suo debito, Elkann ha pensato di contattare la propria famiglia, sostenendo di essere trattenuto contro la sua volontà da una donna, che gli avrebbe fatto del male se non le avessero dato proprio quella cifra. La famiglia, insospettita dalla situazione, ha chiamato la Polizia di New York con cui ha organizzato una finta consegna del denaro. All’appuntamento, l’emissario degli Agnelli e i poliziotti si sono ritrovati davanti proprio Lapo e la sua amica trans. Sono bastate poche domande per capire che quella del rapimento era una bufala ordita dal trentanovenne torinese.
RISCHIA IL MANDATO DI ARRESTO
Una bravata, che è costata al nipote dell’Avvocato un DAT ( desk appearence ticket), ossia un ordine di comparizione di fronte a un giudice per la formalizzazione dell’accusa. Chi riceve questo tipo di provvedimento deve presentarsi spontaneamente in tribunale; se non lo fa, contro di lui viene spiccato un mandato di arresto.