ANTIBIOTICI: SE NE ABUSIAMO, AVREMO NUOVI SUPERBATTERI
CARO PROFESSORE, SONO MOLTO PREOCCUPATA: COME POSSIAMO DIFENDERCI DAL SUPERBATTERIO RESISTENTE AGLI ANTIBIOTICI, SU CUI GLI SCIENZIATI HANNO LANCIATO L’ALLARME?
Possiamodifenderci cambiando il nostro modo di servirci degli antibiotici, cioè non facendone abusi e cattivi usi. Nel caso della donna americana che non si riusciva a curare di una banale cistite, è stato trovato un batterio, l’Escherichia Coli, che di solito non è pericoloso, ma che lo è diventato perché è riuscito ad acquistare caratteristiche di resistenza agli antibiotici. Cos’è successo? Che la natura ha agito secondo i suoi meccanismi adattativi e selettivi, e ha fornito al batterio le risorse geniche per difendersi dall’attacco antibiotico. Sta succedendo sempre più spesso che dalla lotta tra i batteri e i farmaci emergano ceppi batterici che hanno attuato una mutazione strategica, e che non sono più attaccabili dall’azione dell’antibiotico.
per esempio contro un virus influenzale (gli antibiotici sono inefficaci contro i virus),
antibiotico in modo improprio, Prendere un
è uno degli errori che si continuano a commettere. Un altro errore è interrompere un ciclo di antibiotici prima del tempo.
Il risultato è che nella popolazione emergono “farmacoresistenze” molto preoccupanti.
Un altro pericolo viene dall’uso che si fa, a scopo preventivo, degli antibiotici somministrati al bestiame d’allevamento.
L’impiego massiccio di antibiotici scongiura le malattie e favorisce la crescita degli animali. Ecco perciò che vengono trattati “a tappeto” con gli antibiotici polli che altrimenti morirebbero a causa dell’affollamento malsano e vitelli stabbiati in spazi ristretti. Sono state avanzate
critiche scientifiche anche contro l’uso che si fa degli antibiotici negli ospedali:
per non rischiare infezioni, si fa grande uso di antibiotici prima degli interventi chirurgici, mentre potrebbe bastare farne un uso limitato e fare maggiore attenzione all’asepsi del campo operatorio e degli strumenti chirurgici.