Trasparenza, bilanci e diritti tivù Assemblea bollente per la serie B
Tre i candidati (Balata, Dossena e Veltroni) per il voto di giovedì. Ancora niente dibattito
■ C’è un’emergenza serie B nel mondo del calcio italiano. La serie cadetta rischia di affrontare una delle stagioni più difficili dal punto di vista economico. Eppure, a due giorni dall’assemblea di giovedì che dovrà nominare il nuovo presidente, non è stato ancora istituito un dibattito dove i tre candidati (l’attuale presidente Mauro Balata, il partner di Heidrick & Struggles Vittorio Veltroni e l’ex calciatore Beppe Dossena) possano discutere dei temi alla base della competizione elettorale. Balata ha assicurato che i programmi potranno essere presentati in assemblea, ma dopo gli ultimi mesi affrontati dalla serie B le stesse squadre avrebbero preferito più tempo per poter analizzare le proposte e discutere sul futuro. Del resto, l’assegnazione dei diritti tv quest’anno è stata paragonabile solo a una via crucis. L’accordo con Dazn è stato trovato pochi giorni prima dell’inizio del campionato, dopo una lunga serie di fumate nere, e con un accordo economico triennale che ha di fatto dimezzato quello degli anni precedenti, quando si arrivò alla cifra di quasi 48 milioni di euro. I diritti televisivi sono le principali entrate delle squadre della serie cadetta. E con un’entrata così esigua molti club rischiano di indebitarsi, di non avere strutture adeguate, insomma di non valorizzare un campionato che negli anni passati ha avuto come madrina anche una presentatrice come Diletta Leotta. Si calcola che i club potrebbero perdere a testa più di 2,5 milioni di euro. Eppure, c’è poco tempo per parlarne. Balata
vuole fare in fretta. Anche perché a poco a poco sta crescendo un certo interesse anche per le proposte degli altri due candidati. Sono in particolare le proposte di Veltroni,
un passato da manager in Vodafone e Mondadori, a destare maggiore interesse. È lui che in questi giorni ha chiesto più volte trasparenza a Balata,
in particolare sul voto elettronico, appoggiato anche da Lega e Forza Italia che hanno scritto al presidente del consiglio Giorgia Meloni e hanno presentato un’interrogazione parlamentare arrivando a chiedere il commissariamento della Lega serie B perché le manovra portate avanti da Balata, come le modalità di voto, «producono una mai vista compressione dei diritti democratici di tutti gli associati, producono altresì un potenziale danno agli interessi dello Stato al regolare svolgimento delle competizioni sportive professionistiche». L’attuale presidente di B in questi giorni si è difeso, ribadendo che «il voto elettronico, utilizzato, ormai, in molti altri contesti anche federali, è stato previsto - oltre che per esigenze di modernizzazione e riservatezza - per favorire la partecipazione anche a chi fosse impossibilitato a partecipare di persona». Il voto nelle istituzioni calcistiche ha spesso presentato sorprese. Cinque anni fa la procura federale si ritrovò a indagare l’allora presidente di Serie A Gaetano Miccichè sulle eventuali irregolarità della votazione che era avvenuta per acclamazione non prevista nello statuto e con uno scrutinio palese anziché segreto. Erano altri tempi. Balata ieri si è augurato che «il confronto si possa definitivamente spostare su temi e proposte concrete». Ma va detto che Veltroni è stato uno dei primi a farlo. Il suo obiettivo è ridare valore alla serie cadetta. «Ci vuole il coraggio di farlo. Si parla molto di un canale dedicato alla serie B di Amazon, ma anche qui bisogna capire come impostarlo» spiega, ricordando le difficoltà economiche che quest’anno potrebbero affrontare le 20
[Ansa]
squadre. «Credo nelle potenzialità della Serie B, bisogna però saper valorizzare il prodotto. La mia proposta è quella di rendere i playoff un evento simile a quello della Nba, con un evento in una sola città. Ma si potrebbe creare anche una Supercoppa europea mettendo a confronto le migliori squadre della serie B italiana con quelle delle altre nazioni in Europa. Bisognerebbe parlarne e spero si riesca prima dell’assemblea di giovedì».