Giorgi si dilegua: è in fuga dal Fisco?
La tennista, dopo il ritiro, si era resa irreperibile. La Gdf la starebbe cercando per una mancata dichiarazione dei redditi. Ma lei smentisce: «Tutte fake news»
Un susseguirsi di voci avvolgeva il mistero della scomparsa di Camila Giorgi: che fine aveva fatto la tennista dai capelli d’oro e dal dritto d’acciaio, fiore italo-argentino della racchetta mai sbocciato del tutto per un’inclinazione all’incostanza pari solo alle vette del suo talento? Ieri alcuni particolari son affiorati. Camila e la sua famiglia pare abbiano qualche problema con il Fisco. Riferisce il Corriere della Sera che fin dallo scorso 13 aprile la Guardia di finanza, su indicazione della Procura di Firenze, avrebbe cercato - invano - di notificare loro degli atti relativi a una mancata dichiarazione dei redditi. C’è chi mormora che l’atleta trentaduenne nata a Macerata sia partita per gli Stati Uniti, rendendosi irreperibile. Qualche giorno fa, il nome della Giorgi era stato cancellato dall’elenco della Wta (l’equivalente femminile dell’atp maschile, la federazione di tennisti professionisti) e dai protocolli antidoping: la mossa equivale a un ritiro in piena regola dall’agonismo. Dirigenti federali e colleghe avevano cercato di mettersi in contatto con lei, ma nulla. Il telefono era staccato, nessun messaggio forniva indizi, se non una generica promessa, prima di scomparire, di aggiornamenti in vista del Roland Garros. Il giallo avvolgeva il destino pure del padre Sergio, argentino, piglio militaresco, allenatore dell’azzurra e demiurgo a tutto tondo della sua vita sportiva, e i fratelli Leandro e Amadeus a cui l’atleta è assai legata, specie dopo la morte della sorella Antonela in un incidente stradale a Parigi. Nella serata di ieri, a sorpresa, la Giorgi è riapparsa con una story su Instagram, con la quale ha confermato il suo addio al tennis, ma smentito le ricostruzioni sui problemi con le fiamme gialle. «Chiedo cortesemente per informazioni veritiere di seguire la mia pagina Instagram, perchè finora stanno uscendo solo articoli fake», ha scritto l’atleta.
C’è altro: il 16 luglio Camila dovrebbe comparire davanti al Gip di Vicenza nel corso della prima udienza preliminare sull’inchiesta sui falsi protocolli Covid in cui era stata coinvolta assieme alla cantante Madame. La tennista e la musicista sarebbero accusate di falso ideologico per aver ottenuto, ai tempi della pandemia, un green pass senza essersi davvero vaccinate. Le due avrebbero beneficiato dei favori della dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, che avrebbe chiesto il patteggiamento. I prossimi giorni saranno decisivi per chiarire il mistero. Di una cosa però si può essere quasi certi. Questo doppio fallo potrebbe condurre la carriera tennistica a un brusco capolinea, infiocchettando con gusto beffardo l’amaro calice di un percorso sportivo che avrebbe potuto regalarle molte più soddisfazioni.
Quattro tornei Wta vinti, uno sull’erba, tre sul cemento (Hertogenbosch, Linz, Montréal, Merida), un quarto di finale a Wimbledon nel 2018, sprazzi di tennis dirompente e muscolare, soprattutto sulle superfici veloci, che la collocano di diritto nel pantheon delle divinità nostrane al pari di Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Simona Vinci. Ma un tarlo vanitoso ha spesso sussurrato all’orecchio di Camila, insinuano le linguacce: la consapevolezza di possedere, oltre al talento sui campi da gioco, inventiva e sembiante magnetico per lo showbiz e le passerelle. Dopo essersi sottoposta per più di un decennio buono agli ordini caporaleschi di un padre intransigente e bizzoso, la tentazione irresistibile sarebbe quella di lanciarsi nel mondo dello spettacolo. Qualche passo l’ha già compiuto. Dal lancio del suo marchio di abiti sportivi alla moda chiamato Giomila, a profili social degni di un’influenzatrice di costumi, fino alle faccende recenti.