Non dimentichiamo i folli abusi durante la pandemia
■ Grazie alla Verità ea Fuori dal coro di Mario Giordano: solo attraverso questi due media, infatti, si scoprono situazioni assurde e deleterie di cui siamo stati costretti a subire durante gli anni della pandemia. Verità che forse i più vorrebbero dimenticare e che soprattutto la politica di quegli anni, vorrebbe cancellare e negare. Invece è doveroso, per coscienza e per giustizia di chi non c’è più, sapere e conoscere tutta le verità che si sta ancor oggi minimizzando o negando. È inutile adesso raccontare la storiella che nel 2020 si era nel pieno della frenesia pandemica, che non era possibile decidere con lucidità e che si improvvisò. Al tempo venne prodotto un documento che comprovava l’inutilità dei lockdown, ma non venne preso in considerazione. Si passò poi al ridicolo sistema dei semafori con zone bianche, gialle, arancioni e rosse e il limite dei 30 km, inutili. Oggi, ma anche allora, anche il meno preparato ma con mente lucida, si domandava: che senso aveva tutto ciò? Oggi razionalmente ci si chiede: com’è possibile che gli italiani abbiano sopportato tanto senza mai protestare? Errato, chi si ribellò venne punito con l’allontanamento dalla società. Possibile che gli italiani abbiano accettato in silenzio dal successore di Conte, Mario Draghi, di porgere il braccio con obbligo di firma? Purtroppo è ciò che è accaduto. Gli italiani anno dovuto subire i «domiciliari» e le inoculazioni per poter lavorare. Se questo non è stato un ricatto, come lo vogliamo chiamare? Non si deve dimenticare tutto ciò affinché mai più accada.
Sabrina Osella