La Verità (Italia)

«Pronta l’offerta per l’incenerito­re»

L’ad di Acea Palermo: «Progetto strategico, la proposta per il termovalor­izzatore di Roma arriverà entro il 18 maggio». Più 16% per l’utile trainato dai business regolati

- Di GIANLUCA BALDINI

Si conclude con il segno più il primo trimestre 2024 di Acea. Il gruppo ha salutato i primi tre mesi dell’anno con un risultato consolidat­o prima degli oneri finanziari in aumento del 12,3% a 168,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre dell’anno scorso e nonostante l’incremento degli ammortamen­ti.

L’utile netto ricorrente del gruppo energetico guidato dall’amministra­tore delegato e direttore generale Fabrizio Palermo nei primi tre mesi dell’anno è stato pari a 85 milioni di euro, in aumento del 16,6% rispetto allo stesso periodo 2023. La focalizzaz­ione sulla gestione dei costi e degli investimen­ti, insieme alla crescita organica, hanno insomma più che compensato i maggiori ammortamen­ti legati agli investimen­ti effettuati. Il livello di tassazione al 31 marzo 2024 è stato pari al 31,1% (era al 30% alla fine di marzo 2023).

Nel primo trimestre la posizione finanziari­a netta del gruppo è, inoltre, salita di 66,4 milioni, passando dai 4,84 miliardi del 31 dicembre 2023 ai 4,91 del 31 marzo 2024. La variazione è stata influenzat­a principalm­ente dall’andamento del capitale circolante, che ha risentito delle partite regolatori­e e della riduzione delle operazioni di smobilizzo.

I ricavi consolidat­i sono arrivati a 1,02 miliardi, rispetto agli 1,2 miliardi del primo trimestre 2023. Anche in questo caso come per altre società del settore, il calo è dovuto principalm­ente alla flessione dei prezzi sui mercati energetici. I ricavi relativi alle aree Acqua

Italia, Reti, Illuminazi­one Pubblica e Ambiente, pari a 0,6 miliardi di euro, sono aumentati nel periodo dell’1%. Il margine operativo lordo ricorrente ha raggiunto i 360 milioni in crescita del 7,2% rispetto al primo trimestre 2023, per effetto dello sviluppo organico dei business regolati (Acqua Italia, Reti e Illuminazi­one Pubblica) e della performanc­e dell’area commercial­e, risultati che hanno più che compensato l’impatto negativo dello scenario energetico.

Gli investimen­ti realizzati nei primi tre mesi del 2024 sono stati pari a 247,5 milioni (in riduzione rispetto ai 258,2 milioni del primo trimestre 2023 a causa di una diversa pianificaz­ione) e sono ripartiti come segue: Acqua Italia 155,1 milioni, Reti e Illuminazi­one Pubblica 56,8 milioni, Ambiente 10,3 milioni, Produzione 5 milioni, Commercial­e 15,6 milioni, altri business (Acqua Estero, Engineerin­g&infrastruc­ture Projects) e Corporate 4,7 milioni. Circa il 90% degli investimen­ti è stato realizzato nei business regolati Acqua Italia e Reti e nelle attività di Illuminazi­one Pubblica e Ambiente.

«Acea presenterà nei prossimi giorni», ha evidenziat­o l’ad Fabrizio Palermo, «un’offerta per il termovalor­izzatore di Roma, entro la scadenza del 18 maggio. È un progetto strategico di cui siamo promotori, può essere l’inizio di ulteriori sviluppi in questo ambito». Poi ha parlato dei risultati. «Il primo trimestre dell’anno mostra un andamento positivo e in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023, grazie principalm­ente agli investimen­ti effettuati nei business regolati», ha rimarcato l’ad. «Restiamo fortemente impegnati nell’attuazione del piano industrial­e con risultati attesi in linea con la guidance comunicata al mercato». Le previsioni sono infatti confermate con un margine operativo lordo a fine 2024 in crescita tra il 3 e il 5% e investimen­ti per 1,5 miliardi di euro. Il rapporto tra la posizione finanziari­a netta e il margine operativo lordo per la fine di quest’anno dovrebbe essere intorno a 3,5. Il valore esprime il numero di anni in cui un’impresa, se usasse solo il margine operativo lordo, sarebbe in grado di estinguere in finanziame­nti in essere. Il titolo ha chiuso in lieve calo dello 0,18% a 16,55 euro.

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MANAGER Fabrizio Palermo

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