Trovato l’accordo fino al 2028 Firma al rientro dalle vacanze
I nerazzurri non temono lo United che non ha ancora preso Mazraoui
Date la trama al Denzel più famoso — il Washington di “Training Day” — e forse ne uscirà un copione da film. Il contesto merita lo zoom: l’Inter ha trovato l’accordo con Dumfries per rinnovare il contratto a quattro milioni a stagione fino al 2028. Stretta di mano virtuale. L’olandese firmerà a inizio agosto, al rientro dalle vacanze dopo l’Europeo, e i nerazzurri sono tranquilli. Non dovranno cercare un altro esterno, Inzaghi potrà contare su di lui e la fascia destra sarà blindata. Il piccolo giallo nasce qui, e tocca lo United, l’Inter e lo stesso Dumfries.
Orbita United Rafaela Pimenta, la vecchia agente del terzino, sta cercando di piazzare a Old Trafford Noussair Mazraoui, terzino marocchino in uscita dal Bayern Monaco. È lui la prima scelta di Erik ten Hag, ma il suo arrivo è legato alla partenza di Aaron Wan-Bissaka, reduce da un paio di annate sottotono tra le fila dei Red Devils. Qui entra in scena Dumfries. In primis perché un paio di mesi fa era stato proposto uno scambio tra Denzel e l’inglese, accantonato dai nerazzurri. Il secondo punto è che l’olandese, al netto della situazio
ne di Mazraoui, resta comunque nei piani del Manchester United. Un obiettivo secondario, ma ancora vivo. Il suo nome è emerso anche durante le riflessioni sul marocchino. Il bello è che l’Inter ha trovato l’accordo per il rinnovo e aspetta fiduciosa il rientro per mettere nero su bianco. Il più classico dei “manca solo la firma”, ma intanto lo United non è ancora arrivato a dama per Mazraoui. Ergo, antenne dritte.
Il percorso Il nodo, però, dovrebbe sciogliersi presto. Dumfries è pronto a rinnovare e a restare in nerazzurro. Il suo è un viaggio che parte da Rotterdam, continua per Heerenveen e passa anche per i Caraibi, sfrecciando lungo un mare cristallino. Prima di disputare un Mondiale e due Europei con gli Oranje, infatti, Denzel ha giocato un paio di partite con la nazionale di Aruba, segnando anche un gol. In Olanda nessuno lo chiamava, così scelse di provare a distinguersi nel Paese di papà Boris. Il talento gli ha dato ragione. L’anno scorso ha vinto lo scudetto dopo una stagione da 4 gol in 31 partite. Tra lui e Darmian Inzaghi sa sempre a chi affidarsi. Il copione, stavolta, sarà stracciato: rinnoverà.