JASMINE avanti tutta B
PAOLINI SORRISO VINCENTE «IL MIO CUORE È AZZURRO»
asta il sorriso di Jasmine Paolini a scaldare una giornata fredda, grigia e umida. Lei, che proprio qui due mesi fa ha giocato la prima finale Slam (due, considerato il doppio con la Errani) della carriera, conosce la strada al Roland Garros. Il match di esordio con la rumena Anna Bogdan non è partito troppo bene, ma la solita Gelsomina, che ci ha abituato a recuperi e rimonte mozzafiato, ha condotto in porto la barca in due set senza farsi travolgere e adesso aspetta la rivale che uscirà dal match di oggi tra Mirra Andreeva e Magda Linette. Jasi, sulla barca con il resto dell’Italia alla cerimonia di apertura non c’era, scelta dolorosa ma saggia, visto che all’ora di pranzo era già sotto il tetto del Lenglen a scrivere la prima pagina del suo racconto olimpico: «Mi è dispiaciuto non esserci – ha detto -, ma avrei finito troppo tardi e avrei dovuto giocare due partite in un solo giorno. Ho apprezzato molto l’omaggio al tennis, Nadal con la fiamma olimpica è stato toccante, e poi Serena Williams. Bellissimo».
Rimandata Impegno dimezzato, ieri, per la numero 1 italiana che ieri avrebbe dovuto disputare il primo turno anche in doppio con Sara Errani, impegnata anche in singolare e in doppio misto: «La pioggia ha fatto cancellare quasi tutti i match all’aperto. Ci sarà un po’ di rimescolamento dei programmi, io cercherò di prepararmi al meglio. Contro Bogdan l’inizio è stato un po’ in salita, ho avuto bisogno di tempo per adattarmi alla superficie e alle palle, molto pesanti, ma ho mantenuto la calma, senza perdere lucidità. Poi, punto dopo punto ho ritrovato il mio gioco e alla fine sono contenta di come ho gestito la partita». Chi lo sa, forse un po’ di emozione per essere tornata sui campi dove poco tempo fa ha visto decollare definitivamente la sua carriera: «Bello tornare sul SuzanneLenglen, ma l’atmosfera olimpica è molto diversa rispetto al Roland Garros, per non dire di Tokyo, dove eravamo ancora in bolla per la pandemia e si giocava nel silenzio. Ora è tutta un’altra cosa». Lei, per rendere tutto ancora più azzurro, oltre al vestito ha anche dipinto le unghie di blu: «Per forza! Bisogna mettercela tutta, e il mio cuore è sicuramente azzurro. Indossare di nuovo la divisa della Nazionale mi ha riportato alla settimana di Billie Jean King Cup a Siviglia, dove siamo arrivate in finale. Giocare per l’Italia ti dà una spinta che è difficile da spiegare». Dopo due finali Slam consecutive, a Paolini è rimasto un certo languorino. Non è proprio fame, ma voglia di qualcosa di diverso, tipo una medaglia olimpica: «Certo che se siamo qui è per tornare con una medaglia, ma sapete che non amo fare progetti a lunga scadenza, mi piace mettere un piede davanti all’altro, passo dopo passo. Il mio obiettivo è continuare a giocare il tennis che sto riuscendo a esprimere dall’inizio dell’anno, non è facile ma lavoro ogni giorno per questo».
Niente Luli Dopo una giornata di pioggia battente, alle 18 sono state cancellate tutte le partite in programma sui campi scoperti. Dovrà aspettare, quindi, anche Luciano Darderi che contro Tommy Pa u l avrebbe giocato la prima partita della carriera in maglia azzurra: «Non vedo l'ora. Sono orgoglioso di difendere questi colori, sarà una prima volta speciale».
Ricordo la finale di Billie Jean King Cup a Siviglia, giocare per l’Italia ti dà una spinta che è difficile da spiegare
Peccato non essere stata alla cerimonia: sarebbe finita troppo tardi e avrei dovuto giocare due partite in un giorno
Jasmine Paolini Esordio positivo contro la romena Bogdan, al secondo turno Andreeva o Linette. Rinviato per pioggia il primo turno di doppio con Errani Parigina È tornata dove ha giocato la finale del Roland Garros: «Ma l’atmosfera olimpica è molto diversa»