La Gazzetta dello Sport

NAPOLI ha rialzato IL MURO

CONTE RIVOLUZION­A LA DIFESA DOPO MARIN IN ARRIVO BUONGIORNO

- di Vincenzo D’Angelo INVIATO A DIMARO FOLGARIDA (TRENTO)

Ieri l’ex granata ha svolto le visite mediche Si continua a trattare con Hermoso

C’è una legge non scritta nel calcio italiano, che non sempre racconta la verità, ma spesso vi si avvicina: vince chi subisce meno gol. Ecco, i numeri sono lo specchio della situazione ed è per questo che Antonio Conte li sfrutta per raccontare uno dei grandi mali dell’ultima stagione del Napoli. «Il Napoli lo scorso anno ha preso 48 gol, la decima difesa del campionato. Ed è finito decimo... Il dato più preoccupan­te sono i 27 gol subiti al Maradona, la 15° difesa della A». Insomma, quel giorno Conte aveva centrato il punto e anche fatto capire che era lì che bisognava intervenir­e con urgenza. Detto, fatto. Con velocità e qualità nelle scelte. E con più di un mese e mezzo di tempo per puntellare ancora un reparto che andava rifondato. Dopo Rafa Marin, scuola Real Madrid, ecco Alessandro Buongiorno, tra i migliori difensori dell’ultimo campionato. L’ormai ex granata ieri ha svolto le visite mediche a Roma, travolto dall’abbraccio dei tifosi: «Conte mi ha caricato, ci siamo sentiti spesso in questo periodo» ha detto. Con lui, Antonio inserisce nel suo mosaico un nuovo leader: sarà la guida del reparto, il centrale del tridente difensivo comparso per la prima volta davanti agli occhi dei tifosi ieri mattina sul campo di Carciato.

Occhio a Hermoso Già, per una volta si è giocato a carte scoperte. Prima dell’allenament­o atletico, Conte ha fatto un’esercitazi­one schierando un 3-4-3, partendo con Marin, Rrahmani e Juan Jesus davanti al portiere. Chiaro, l’assenza dei giocatori ancora in ferie post Europeo o Coppa America ha ridotto le scelte, ma soprattutt­o per i primi due è stata una prima lezione per il futuro. Tecnicamen­te, basterebbe inserire Buongiorno al posto di Juan Jesus per avere una probabile difesa titolare, ma bisognerà aspettare ancora qualche settimana per capire se l’azzurro sarà piazzato al centro o sulla sinistra. Anche perché sul mercato il Napoli continua a tenere aperti i contatti con Mario Hermoso, difensore mancino svincolato dall’Atletico Madrid e sul taccuino azzurro ormai da mesi. Hermoso piace a tutti, ma la sua richiesta al momento è fuori budget per il Napoli. In più, prima di chiudere un’altra operazione, Giovanni Manna dovrà riuscire a chiudere almeno un paio di cessioni nel ruolo. Soltanto con l’uscita di due tra Juan Jesus, Natan e Ostigard, infatti, il Napoli potrà pensare di regalare a Conte un altro colpo in difesa. Condizione chiara, ma obiettivo complicato. Natan potrebbe an

dare via in prestito anche per salvaguard­are l’investimen­to di un anno fa (piace a Verona ed Empoli, ma potrebbe pure tornare in Brasile), mentre per gli altri due si tratterebb­e di cessioni a titolo definitivo.

Nuovo muro Hermoso o meno, già così la difesa del Napoli è trasformat­a. Marin e Buongiorno portano muscoli e centimetri al reparto. In più sono giovani e affamati, pronti ad alzare il muro davanti a Meret. E Conte aspetta anche Olivera, che trasformer­à in difensore centrale proprio come ha fatto Bielsa con l’Uruguay, con ottimi risultati. La difesa, poi, verrà supportata dal lavoro degli esterni: se Di Lorenzo è la certezza, Spinazzola si candida come altro colpo da 90 dell’estate. Preso a parametro zero e messo sotto contratto con un biennale da appena 1,8 milioni a stagione, Spina resta uno dei migliori interpreti del ruolo. Certo, ha avuto problemi fisici negli ultimi anni, ma se sta bene può fare la differenza. Conte ci crede ciecamente, per questo ha spinto per il suo arrivo. Per ridare equilibrio al Napoli e accelerare il passaggio dalla linea a 4 alla difesa a 3 (o a 5 se preferite): scegliendo gli interpreti giusti, già cultori della materia. Come Buongiorno, il nuovo pilastro del Rinascimen­to azzurro.

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GETTY Difesa rifatta I nuovi acquisti Rafa Marin, 22 anni, spagnolo, e Alessandro Buongiorno, 25, entrambi difensori centrali
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