La Gazzetta dello Sport

«Paulo è da Milan»

ZANIOLO VOTA FONSECA «DIRETTO E OFFENSIVO GESTISCE LE PRESSIONI L’ITALIA? IN FINALE»

- di Luca Bianchin

Il futuro Io alla Fiorentina? Leggo e mi fa piacere, ma è presto. L’Italia mi manca ma tutto è possibile

Il passato Con il Milan di Maldini ci sono stati dialoghi e anche incontri. Non se ne è fatto nulla

L’Italia Sono sicuro, Chiesa e Donnarum ma sono i nostri campioni. Avete visto Gigio tre anni fa?

Le rivali Vedo Kane o Mbappé re dei bomber all’Europeo ma anche Scamacca farà bene

L’ala dell’Aston Villa sul suo tecnico alla Roma: «Un grande allenatore E Spalletti all’Europeo vi stupirà»

Nicolò Zaniolo e Paulo Fonseca hanno un appuntamen­to in Italia, anche se non se lo sono mai detti. Hanno lavorato insieme, giocatore e allenatore, alla Roma, poi sono partiti. Fonseca è andato in Francia, Nicolò in Turchia e in Inghilterr­a. Entrambi sanno che torneranno.

► La microfratt­ura al piede sinistro ti ha tolto l’Europeo... e dopo quello perso per il crociato fa male. Come ci si sente?

«Il morale è un po’ basso perché ci credevo, ci volevo essere a tutti i costi. Sappiamo tutti come è andato a finire l’Europeo che ho perso per il crociato...».

► Come si riparte?

«Con la certezza che mi impegnerò ancora di più per esserci al Mondiale. Il mio obiettivo in Nazionale ora diventa quello».

► Domanda scontata: con quale maglia? Forse una maglia... viola?

«Non so quante possibilit­à ci siano che io torni a giocare in Italia. Leggo dell’interesse della Fiorentina e mi fa piacere, ma è molto presto per sapere dove giocherò da luglio. La verità è che l’Italia mi manca ma oggi tutto è possibile, in Italia o all’estero».

► Paulo Fonseca, lui sì, è pronto a tornare. Nel 2019-20 siete stati insieme alla Roma: 6 gol in campionato, il massimo in carriera, e 2 in Europa League. È un allenatore da Milan?

«Fonseca per me è un grande allenatore, una bravissima persona, onesta. In campo gli piace il gioco offensivo, con lui abbiamo sempre provato ad attaccare. Mi sono trovato bene. Se andrà al Milan, sarò contento per lui».

► Un pregio su tutti?

«Dice le cose in faccia ai giocatori... e fidatevi, non è scontato».

► Se dovessi pensare a un momento particolar­e che possa riassumere i due anni insieme, quale sceglieres­ti?

«Purtroppo ho vissuto poco il suo secondo anno perché io non ci sono mai stato: con il crociato rotto, ho lavorato soltanto per recuperare. Ricordo però la cura dei particolar­i che aveva in allenament­o e la serenità mostrata in una piazza difficile come Roma. Non sono qualità da tutti».

► I risultati sono stati buoni ma non esaltanti: quinto posto con 70 punti, l’anno migliore in quel periodo per la Roma, poi settimo. Al Milan?

«Al Milan può fare ovviamente meglio, anche perché la squadra è forte. Non dimentichi­amo che Fonseca con la Roma arrivò in semifinale di Europa League eliminando Braga, Shakhtar e Ajax».

► A proposito di Milan, a un anno e mezzo di distanza si può dire: quanto è stato vicino un accordo con Paolo Maldini?

«Sì, c’è stato decisament­e qualcosa e, anche a distanza di un anno e mezzo, mi fa piacere. È un onore essere stato considerat­o all’altezza del Milan. Ci sono stati dei dialoghi, anche degli incontri, poi non se ne è fatto nulla. Succede spesso, nel calcio...».

► Ora il futuro: l’Europeo. Gioco con doppio pronostico: chi andrà in finale? E chi sarà il capocannon­iere?

«Io vedo la Francia finalista, è troppo forte. Incredibil­e quanti giocatori di qualità siano cresciuti a Parigi negli ultimi 10 anni. Per l’altra finalista, dico Italia».

► Merito di Spalletti?

«Spalletti può dare molto gioco, idee, disciplina... e in un Europeo, che altro serve? Basta guardare come hanno giocato le sue squadre, dall’Udinese al Napoli: Spalletti è un marchio di fabbrica».

► Chi sono i nostri campioni?

«Non ho dubbi, Chiesa e Donnarumma sono i fuoriclass­e. Federico ha uno contro uno per creare un’occasione a destra, a sinistra e in mezzo. Donnarumma... beh, l’avete visto tre anni fa, no?».

► È rimasta in sospeso la domanda sul capocannon­iere...

«Non sfuggo: dico Kane e Mbappé e lo so, non sono stato originale. Però vi dico che sono sicuro, Scamacca e Retegui faranno benissimo».

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LAPRESSE Insieme a Roma Paulo Fonseca e Nicolò Zaniolo: il tecnico lo ha allenato a Roma due anni
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