La Gazzetta dello Sport

Ballardini: «Ko pesante Spareggio col Cagliari»

Pinamonti preoccupat­o: «Ora dipendiamo anche dai risultati delle altre squadre»

- di Filippo Grimaldi GENOVA

Senza troppi giri di parole, Davide Ballardini riconosce come questo passo falso del Ferraris «pesa, eccome se pesa. E pure parecchio. Diciamo che forse non avremmo meritato di vincerla, ma di sicuro nemmeno di uscire sconfitti da questo confronto»: non solo perché c’è un turno in meno a disposizio­ne per rialzarsi, ma anche per le modalità in cui la rimonta della squadra di Gilardino è avvenuta. Alle prime difficoltà, il Sassuolo non ha retto l’urto, e questo la dice lunga anche sulla tenuta mentale di una squadra evidenteme­nte preoccupat­a per il rischio sempre più concreto della retrocessi­one. «Ovvio che se da questo confronto fossimo usciti con un risultato positivo - ha proseguito il tecnico -, le nostre possibilit­à sarebbero notevolmen­te aumentate. Adesso, invece, ci troviamo nella situazione contraria. Domenica prossima, contro il Cagliari, è davvero il caso di parlare di gara da dentro e fuori. Se non vinciamo, siamo fuori». Gara senza appello, ancor più alla luce dell’enorme occasione sfumata a Marassi. Per l’allenatore degli emiliani, si sono create in partita alcune situazioni nelle quali avremmo davvero potuto essere pericolosi, ma non siamo stati bravi al momento di fare l’ultimo passaggio. E, in assoluto, quando ci saremmo dovuti prendere la responsabi­lità di chiudere l’azione. Nomi e cognomi, «penso a Volpato e per due volte a quanto capitato a Tojan». Concetto condivisib­ile, ma che non cambia la situazione: «Credo che il Sassuolo sia stato bene in campo senza concedere quasi nulla all’avversario. D’altra parte non ricordo parate del nostro portiere. Serve a poco, a questo punto, riflettere sugli applausi che la gente genoana gli ha tributato a fine partita: «Sapevo di essere stimato dai tanti tifosi del Genoa, ma quanto successo è stato sempliceme­nte emozionant­e e commovente al tempo stesso».

Che botta Una sconfitta pesantissi­ma anche agli occhi di Pinamonti, «perché eravamo molto carichi dopo il successo sull’Inter mentre adesso il futuro non dipende più solo da noi, ma anche dai risultati delle altre squadre». Un aspetto che, ovviamente, complica non poco la situazione. Intanto c’è apprension­e a Genova per gli striscioni esposti dalla tifoseria rossoblù e diretti ai sostenitor­i della Samp dopo i gravi fatti di domenica scorsa. Si rialza la tensione?

Abbiamo fatto un percorso strepitoso, se ci guardiamo alle spalle. Felice per Badelj, è il faro di questa squadra Alberto Gilardino Allenatore Genoa

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Davide Ballardini, 60 anni, dà indicazion­i ai suoi giocatori
Giornata storta Davide Ballardini, 60 anni, dà indicazion­i ai suoi giocatori

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