Maturità tattica e crescita fisica Samuele si rivela sempre più leader
I consigli di Juric e un lavoro specifico hanno trasformato il ragazzo: l’obiettivo adesso è l’Europa
C’è un antico ma sempre valido segreto dietro le recenti brillanti prestazioni di Samuele Ricci: saper fare tesoro di un lavoro supplementare disegnato apposta per lui e dei suggerimenti di chi lo sta allenando. Mister Juric, certo, ma pure la composita struttura societaria che affianca e supporta quotidianamente al Fila il tecnico croato. Il giovane centrocampista (nato ad agosto 2001) è risultato il migliore in campo, e non solo nei giudizi della Gazzetta, nel successo di sabato sul Monza, scaturito anche in conseguenza delle sue iniziative: l’incursione in area che provoca il fallo da rigore e successivamente l’azione che induce Pessina al fallo del secondo giallo.
Il programma Se qualità e quantità di questo lavoro supplementare cui si sta sottoponendo Ricci restano nel ventre del glorioso stadio granata, i progressi in partita sono invece sotto gli occhi di tutti. Pure quelli del c.t. Spalletti che lo aveva inserito nella lista dei preconvocati alla tournée americana. E se il viaggio negli Usa alla fine lo ha perso, non è detto che Samu non salga sull’aereo azzurro diretto in Germania. Dipenderà anche dal finale di stagione del Toro, naturalmente.
La determinazione Ricci quindi ha dimostrato ferrea determinazione nel voler accrescere la propria struttura muscolare non solo a livello di gambe, grazie a un programma cucitogli addosso dal numeroso e variegato organico tecnico-atletico del club granata. Un lavoro teso ad accrescere forza, resistenza, capacità di reazione e agilità, qualità fondamentali soprattutto per un centrocampista, svolto con maniacale costanza. E l’ultima testimonianza di questo atteggiamento ultra professionale risale al post-partita con il Monza, quando Samu ha raggiunto i cronisti in sala stampa molto tempo dopo la fine della partita: si era intrattenuto tra campo e palestra negli abituali esercizi di scarico.
Empoli Con questi allenamenti mirati nelle gambe, Samuele adesso riesce a essere presente sia nella fase di costruzione che in quella di copertura: uomo ovunque, è proprio il caso di dire. Ma se gli parli di questa sua escalation che lo colloca tra i pilastri granata, la risposta è sempre improntata alla modestia: «Sono cresciuto molto, questo sì, però non è ancora abbastanza». E queste ultime ore lo hanno visto impegnato a spronare compagni e tifosi in vista del prossimo impegno, che poi è la “sua partita”. Il post apparso su Instagram («Noi ci crediamo») suona come una chiamata alle armi per un ambiente che intende proseguire con entusiasmo nella rincorsa all’Europa. Che adesso passa dal match contro il club che ha allevato Ricci: «Anche a Empoli bisogna portare concentrazione e carattere. Dobbiamo giocare per tutto l’ambiente granata, che ci crede come noi, e dare qualcosa in più».