La Gazzetta dello Sport

Roma voglio restare

L’argentino ha superato il problema muscolare del derby e ha apprezzato il discorso motivazion­ale del neo tecnico: il suo futuro può essere ancora in gialloross­o JOYA PER DE ROSSI DYBALA È PRONTO SPOSA IL PROGETTO E ASPETTA LA SOCIETÀ

- di Alessio D’Urso ROMA

Fedeltà Paulo ha rinnovato la volontà di rimanere almeno fino a giugno 2025 Palla ai Friedkin

L’amico Il rapporto con Paredes ha contribuit­o a creare l’ambiente ideale nella Capitale

Paulo Dybala lontano da Roma? La Joya ha già un accordo segreto con il suo mentore José Mourinho per la prossima stagione? Si prega di porre un limite all’immaginazi­one, direbbe il diretto interessat­o. La “fine del mondo” gialloross­a non è imminente, né in calendario. Il trequartis­ta argentino, appena uscito dal tunnel del quarto infortunio stagionale, vuole rivedere la luce insieme a Daniele De Rossi, all’alleato Romelu Lukaku e alla sua gente dell’Olimpico. Resta dov’è. E chi aveva letto in quel messaggio social di ringraziam­ento, recapitato al tecnico portoghese esonerato martedì, «Spero che ci rivedremo presto», si è dovuto ricredere. Perché, oggi più di ieri, è ferma la volontà dell’ex Juve di proseguire il suo percorso nella Capitale, in attesa comunque di capire quale sarà di preciso il progetto tecnico della proprietà per la prossima stagione. I sogni in gialloross­o dell’argentino non cambiano, al netto di quella riconoscen­za infinita nei confronti dello “Special One”, con cui «è stato un piacere enorme» lavorare, ha scritto, e da cui ha avuto in regalo parole e “consigli” preziosi. Come è stato in passato, del resto, quando a salutare erano stati Sarri, Pirlo o Allegri alla Juventus.

Investitur­a Nella prospettiv­a immediata di prendersi sulle spalle la Roma, di cui è l’ago della bilancia, Dybala ha gradito molto martedì il discorso motivazion­ale di De Rossi. E, consapevol­e pure delle responsabi­lità della squadra per gli ultimi risultati negativi, vuole tornare a vincere per la Roma, per se stesso e per i tifosi. Il sospetto di qualcuno di una possibile fuga a giugno è stato superato non solo formalment­e dallo scadere della clausola per cui fino al 15 gennaio (prima dell’esonero di Mou) era possibile acquistarl­o da parte di club stranieri, ma proprio dalla rinnovata volontà del giocatore di sposare il progetto Friedkin almeno fino al giugno 2025, quando il suo contratto cesserà. E ci sarà tempo, nel caso, per rinnovarlo (se ne occuperà il nuovo d.s., quando arriverà). Le parole del nuovo allenatore hanno colto nel segno, perché più di prima Paulo è adesso centrale per la Roma, fosforo per far girare i meccanismi, collante per il gioco e “postino” per le punte, in grado in ogni momento di sparigliar­e le carte dell’avversario.

In gruppo Il problema muscolare è superato (quel sovraccari­co per cui è uscito all’intervallo nel derby con la Lazio): lo dimostra il fatto che ieri la Joya si è allenato in gruppo dimostrand­o negli scatti brevi di essere tornato al top. E potrà adesso continuare a lavorare con serenità per un mese, visto che fino al 15 febbraio non sono in programma partite infrasetti­manali. È a disposizio­ne di De Rossi in ottica Verona, come previsto, pronto ad assistere Lukaku come nelle migliori occasioni. E per l’amichevole della settimana prossima in Arabia, peraltro, sarà uno dei più attesi. Nella “prima” di “Lele”, non c’è dubbio, sarà lui a dettare i tempi in un Olimpico a cui basterà poco per tornare a sognare la Champions.

Argentina La voglia dell’ “altro mondo” di Dybala, la voglia di allargare l’orizzonte, è semmai raccontata dalla sua Argentina, dove la prossima estate Paulo convolerà a nozze (fervono i preparativ­i) e dove ripartirà la sfida in nazionale per giocare la Coppa America, un traguardo che manca a Dybala. E c’è poi, non di meno, un’amicizia speciale che lega ancor di più a Roma il trequartis­ta. Quella con Leandro Paredes, con cui la Joya trascorre le ore fuori dal campo con le rispettive compagne: l’amico, cioè, che ha contribuit­o a creare l’habitat ideale per una permanenza serena nella Capitale. Un regno delle possibilit­à, in cui Dybala può spingere più in là il suo calcio champagne. Tanto compresso in bottiglia è stato, tanto furiosamen­te è pronto a sgorgare in campo.

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Paulo Dybala (a destra), 30 anni, abbraccia Daniele De Rossi, 40 anni, nuovo tecnico gialloross­o
GETTY Nuovo feeling Paulo Dybala (a destra), 30 anni, abbraccia Daniele De Rossi, 40 anni, nuovo tecnico gialloross­o
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