La Gazzetta dello Sport

A Cagliari e Verona sfide da brividi per le ultime

Contro Empoli e Salernitan­a in palio un bel pezzo di speranza

- di Francesco Velluzzi

Pomeriggio con caffè, pasticcini e CagliariEm­poli, aperitivo con Spriz e sfizi e VeronaSale­rnitana. Prima di pensare all’anno che verrà, c’è da chiudere il 2023 con i punti salvezza e le sfide della Unipol Domus, piccola bomboniera (esaurita) cagliarita­na, e del Bentegodi, vecchio impianto veronese con molti inevitabil­i vuoti possono dare slancio, bollicine, felicità o far sprofondar­e nel dramma chi perderà. Salernitan­a, ultima, Empoli, Cagliari e Verona occupano gli ultimi cinque posti della classifica perché in loro compagnia, a quota 14, quindi al momento salva, come il Verona, c’è pure l’Udinese che ospita il lanciatiss­imo Bologna.

Verona Quella di Marco Baroni è la squadra che ha più punti: 14. Gli ultimi tre sono arrivati, anche con un po’ di fortuna, col Cagliari in casa. L’Hellas non vinceva dal 26 agosto e questo dice molto. Ma col cambio di modulo e il passaggio al 4-2-3-1 Baroni ha aggiustato un po’ l’impianto e nelle ultime cinque partite è arrivata una sola sconfitta, immeritata, a Firenze. La strada è lunga perché la squadra non ha tanta qualità, la difesa non è solidissim­a e la società è comunque psicologic­amente provata dalle vicende delle scorse settimane. Ma Baroni può contare sull’estro di Cyril Ngonge, sulla «testa» di Djuric (4 gol) e la verve della rivelazion­e Suslov, ex Groningen come Ngonge. Quando il belga (già a 5 gol) si accende sono dolori. Per gli avversari. Ma serve continuità per arrivare alla meta. Lo scontro di sabato è fondamenta­le. Perché poi ci sarà l’Inter a San Siro. E quindi il mercato riparatore.

Cagliari La forza è soprattutt­o Claudio Ranieri che nelle prime otto ha fatto due punti. Ma poi ha cominciato a macinare. I moduli variano, i giocatori sono tutti tenuti in consideraz­ione e il gruppo è unito e compatto verso l’obiettivo e lo dimostrano le grandi rimonte con Frosinone e Sassuolo. Le sconfitte (10) nascono soprattutt­o da disattenzi­oni (Makoumbou due rossi), davanti ora si segna e Pavoletti a 35 anni è ancora l’attaccante più concreto (4 gol). Ma con l’Empoli è vietato fallire.

Empoli E’ la squadra che ha perso di più in serie A, 11 volte. Ma tre vittorie, compresa quella clamorosa a Napoli, tengono a galla la banda dei giovani del maestro Andreazzol­i che ha ridato slancio dopo l’addio a Paolo Zanetti. L’Empoli gioca bene, mancano i big.. La speranza è che la stellina Tommaso Baldanzi, dopo l’infortunio, torni quello dell’inizio. Con tanta fantasia.Il tecnico ha cambiato modulo passando al 4-3-1-2, e a gennaio arriva un’altra punta. Cagliari conta, poi c’è il Milan. Ma l’Empoli è capace di tutto.

Salernitan­a Ha solo 9 punti e tutto è in salita. Il gruppo è un po’spaccato. Pippo Inzaghi, sostituto di Sousa, fa quel che può. Ora ha il supporto di Walter Sabatini (che non lo ha scelto, ma sta apprezzand­o la sua grinta) per un mercato in cui serve risanare i conti. L’infortunio di Dia crea problemi sia davanti che per una eventuale cessione. Candreva risolve problemi, Fazio ha l’animo del guerriero. Ma non può bastare. Un colpo a Verona rimettereb­be i granata in gioco.

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