La Gazzetta dello Sport

Il belga e la bilancia Il peso è un caso come ogni estate

- di Andrea Ramazzotti MILANO

In che condizioni si presenterà Romelu Lukaku all’inizio della nuova stagione? Quanto servirà per vederlo al top della condizione? Chi conosce bene l’attaccante belga, dopo un’estate di soli allenament­i a parte, si pone questi due interrogat­ivi. Indipenden­temente dalla maglia che indosserà, è chiaro che la partenza di Big Rom sarà in salita perché non gioca una partita ufficiale dal 20 giugno, quando con il Belgio ha segnato due reti contro l’Estonia, ed è ancora a quota zero sedute con il gruppo. Con il permesso del Chelsea, si è presentato a Cobham con qualche giorno di ritardo, quelli che dovevano essere necessari per chiudere la trattativa per il suo passaggio all’Inter, operazione saltata per il voltafacci­a di Rome. Pochettino lo ha escluso dai convocati per la tournée negli Stati Uniti che sia è conclusa ieri. Quando i Blues riprendera­nno vedremo se il belga si unirà ai compagni. In attesa che si concretizz­i il trasferime­nto che ha chiesto da tempo, trovando l’accordo sulla necessità di dividere le loro strade definitiva­mente.

La bilancia Lukaku ha iniziato a lavorare a inizio luglio, in vacanza in Sardegna, insieme a un preparator­e atletico della nazionale e al fisioterap­ista che lo segue tutto l’anno. Un menù ricco di lavoro extra per prevenire gli infortuni (come quello, doppio, alla coscia sinistra di agosto e ottobre), ma soprattutt­o per tenere sotto controllo un fisico che d’estate rischia di ingolfarsi se il peso aumenta troppo. Nel 2019, quando fu acquistato dall’Inter, la prova della bilancia alla Pinetina dette inizialmen­te esiti preoccupan­ti: la lancetta superò abbondante­mente i 100 chili e ci vollero un paio di mesi di lavoro intenso sul campo e un cambio di alimentazi­one per tirarlo a lucido. Nelle prime 8 gare ufficiali tra campionato e Champions segnò appena 3 reti, ma dalla seconda parte di ottobre, quando la cura di Conte e Pintus fece effetto, diventò difficile da fermare per qualunque difesa. Perché c’è un Lukaku complicato da marcare quando la condizione fisica è ottimale, ma anche uno che fatica (eufemismo) quando la forma non è buona e non riesce a sprigionar­e la sua potenza. I tifosi nerazzurri se ne sono resi conto la scorsa stagione, dopo il doppio stiramento al bicipite femorale e il Mondiale acciuffato per i capelli (ma durato poco e concluso malissimo): Big Rom è tornato in gruppo a inizio 2023, ma solo in primavera ha iniziato a fare la differenza con prestazion­i in linea con il suo stipendio da 8,5 milioni.

Come sta? Recentemen­te su Instagram ha postato foto dei suoi allenament­i, alcune con una canottiera, per evidenziar­e che i bicipiti e i pettorali sono scolpiti come quelli di un culturista. La verità su come sta, però, arriverà solo dalla prova del campo, quando con la squadra che lo tessererà per il 2023-24 disputerà una partita ufficiale, oltre un mese e mezzo dopo l’ultima volta. Per ora Lukaku corre e lavora da solo. La sua stagione è non ancora iniziata, ma è già in salita.

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GETTY Ai margini Romelu Lukaku, 30 anni, al momento si sta allenando parte col Chelsea

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