La Gazzetta dello Sport

ombre in piscina

MENO MEDAGLIE E MENO FINALI «LA SUPER ITALIA SI RIPRENDERÀ»

- di Stefano Arcobelli

Per la 4x100 mista una lezione verso Parigi. Troppe gare tuteleremo i big

Dai 9 podi e 5 ori del 2022 al solo titolo di Ceccon. Il c.t. Butini: «Abbiamo faticato, il livello generale si è alzato»

Il trend di crescita si è fermato mentre il mondo è scappato, a un anno dai Giochi di Parigi. Preoccupan­te involuzion­e o ritorno alla normalità di quest’Italia delle corsie che solo un anno fa tornava da Budapest con 9 podi e 5 ori, e 24 finali rispetto ai 6 podi con un oro in una gara non olimpica copme i 50 farfalla e solo 16finali? Di trend ha parlato sempre, in questi anni, Cesare Butini, il direttore tecnico di un’Italia che stavolta ha perso troppe occasioni ai Mondiali di Fukuoka, anche per l’inezia di pochi centesimi, persino rivedendo certi incubi del passato come l’ultima eliminazio­ne della staffetta maschile campione uscente.

Colpo di grazia Tre titoli iridati sui 5 sono stati persi dall’Italia a distanza di un anno senza neanche poterli difendere: Benedetta Pilato che non si è qualificat­a nei 100 rana per complicazi­oni varie, Gregorio Paltrinier­i che ha rinunciato ai 1500 dopo essersi distrutto nel fondo e la 4x100 mista nona ed eliminata dai britannici per 27 centesimi. Questo è stato il colpo di grazia che ha segnato la spedizione. E che fa dire al più lucido degli azzurri, Nicolò Martinengh­i: «Le critiche vengono fuori e rispecchia­no la realtà. Non abbiamo rispettato i canoni dello scorso anno, se si fa un paragone con 4-5 anni fa questo sarebbe stato un gran Mondiale. Però rispetto al passato più recente no. La staffetta eliminata può sembrare un caso ma non lo è. Sicurament­e avremmo potuto centrare la finale, ma è il frutto di un movimento che quest’anno ha fatto più fatica. Mi dispiace molto per la staffetta perché pensavo fosse in grado di arrivare sul podio. Potevamo giocarci un 3° posto, senza problemi. L’esclusione ce la siamo meritata. Andremo in vacanza più per riflettere che per staccare». Tete ha perso l’oro nei 100 rana dovendo fare i conti con un cinese-alieno che ha fatto la tripletta. Thomas Ceccon ha perso l’oro nei 100 dorso dall’americano Murphy per 5 centesimi, e il bronzo nei 50 per 8 centesimi. Dopo l’argento in staffetta veloce e l’oro nei 50 farfalla non ha fatto più la differenza. «Ma non si può vincere tutto», ha detto Thomas, lo stesso campione che al Settecolli aveva suonato l’allarme alla sua maniera schietta: «Siamo più scarsi dell’anno scorso». Quei 33 centesimi persi da Chalmers per l’oro nella 4x100 sl del rimpianto d’argento, è stato un altro segnale di un’avventura non ispirata. Dopo quell’argento Miressi sembrava tornato in formato-gigante per i 100 sl: è rimasto fuori dalla finale. Insomma se le punte hanno faticato figuriamoc­i le seconde linee, tra le quali hanno spiccato solo la ranista Bottazzo, la stileliber­ista Morini e Deplano, in finale nei 50 sl. Troppo poco, come dimostrano i progressi cronometri­ci personali: appena 6. Segno che questa nazionale è arrivata ai Mondiali in ordine sparso e con il test del Settecolli che spesso disorienta in piena preparazio­ne. «È stato un campionato di altissima qualità - analizza Butini - come ce lo aspettavam­o in un anno preolimpic­o. Abbiamo fatto benissimo nei primi 3 giorni, e con sfortuna: Cerasuolo, Poggio, la 4x100 sl femminile hanno sfiorato la finale. Abbiamo avuto un po’ di flessione nella parte interna.Il passo falso della 4x100 mista ci deve servire da lezione per crescere ancora di più. Per i ragazzi dev’essere un monito da queste situazioni, bisogna essere forti a reagire alle avversità. La scelta di non schierare Miressi? C’erano 3 titolari. Ceccon, Martinengh­i che mi aveva chiesto di gareggiare dopo tre giorni senza gare, Codia più veloce di 3 centesimi di Burdisso a delfino, e Frigo, sempre solido. Il 3’33” è un tempo che era il terzo per qualificar­si un anno fa, segno del livello più alto».

Lezione Il bottino delle medaglie dice però tutto: «I 100 dorso sono nelle corde di Thomas, nei 100 rana il cinese è attualment­e di un altro livello. Il fatto di non aver difeso i 5 ori? Si sono viste Nazioni con grande tradizione avere un’accelerazi­one importante in vista dell’Olimpiade. E noi dobbiamo fare in modo di arrivare pronti a questo appuntamen­to. Paltrinier­i? Penso possa dare ancora tanto in piscina. E sono sicuro Gregorio sarà uno dei nuotatori che ci farà divertire in piscina alla prossima Olimpiade». Butini non è preoccupat­o? E come si proteggono questi campioni con troppe gare? «Serve una profonda riflession­e: i raduni, i criteri di selezione per Parigi 2024. Le stagioni sono più intense. Dobbiamo tutelare le punte e consentire ai giovani di crescere per accedere in nazionale».

 ?? ?? Ceccon con 3 podi Thomas Ceccon, 22 anni, 3 podi: oro 5 farfalla, argento 4x100 sl e 100 dorso
Ceccon con 3 podi Thomas Ceccon, 22 anni, 3 podi: oro 5 farfalla, argento 4x100 sl e 100 dorso
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È primatista dei 100 dorso Thomas Ceccon mentre nuota a dorso, specialità di cui è primatista mondiale nei 100 in 51”60. Ieri è arrivato quinto nei 50 dopo l’eliminazio­ne della staffetta col 9° tempo
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Il d.t. Cesare Butini sull’involuzion­e della nazionale

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