Affari di... famiglia Piatek pronto a ridursi l’ingaggio prepara il ritorno
Il cartellino dell’ex attaccante rossoblù è dell’Hertha, club nell’orbita della proprietà
Usato sicuro. Il Genoa continua a guardarsi intorno, ma la prima scelta per l’attacco della Serie A è l’ex Krzysztof Piatek, che proprio a Genova in maglia rossoblù all’inizio della stagione 2018-19 esplose a suon di gol - 13 in 19 partite -, prima del passaggio al Milan sul mercato invernale e adesso prepara il ritorno con una riduzione dell’ingaggio. Il suo debutto italiano è ricordato come un periodo irripetibile per il bomber di proprietà dell’Hertha Berlino, club che appartiene (per il 66%) alla galassia del Football Group dei 777, i proprietari americani del Grifone. Un elemento in più che potrebbe rendere fattibile l’operazione, oltre a quello di un affare interno al gruppo di Miami, viene dal fatto che l’Hertha è retrocesso in Zweite Liga dopo dieci anni e dunque la presenza di Piatek sarebbe considerata fuori budget per la categoria, rendendo necessaria la cessione del polacco. E, di qui, un adeguamento al ribasso del suo ingaggio. Piatek viene da una stagione in prestito alla Salernitana (che non lo ha riscattato) ed ora ha formalmente fatto ritorno a Berlino. Di più: l’ipotesi Piatek collima con quella che è la strategia della dirigenza genoana. Acquisti affidabili sul piano tecnico (e chi già conosce la Serie A ha una carta in più a suo favore), ma che siano pure sostenibili sul piano finanziario. Perché l’a. d. Blazquez, il diesse Ottolini e tutto il loro gruppo di lavoro hanno le idee chiare in tal senso: serve una rosa capace di mantenere la categoria senza eccessivi patemi (dimenticandosi, insomma, le ultime stagioni prima della retrocessione), ma rimanendo entro i limiti del budget stabilito, considerando pure gli sforzi che i 777 hanno fatto dal loro arrivo per cominciare a rimettere a posti i conti. Ecco perché Piatek risponde a tutte queste caratteristiche ed è considerato una soluzione ideale per l’attacco.
Bene a Genova Nel 2018 il polacco si fece notare segnando nel Grifone 13 gol in 19 partite dell’andata
Reparto da consolidare In attesa di capire se sarà possibile trovare la quadratura del cerchio sulla candidatura di Piatek (che dovrebbe venire incontro alle esigenze di budget del suo vecchio club rossoblù), il Grifone si guarda intorno anche su altri possibili obiettivi, in grado di affiancare l’intoccabile Gudmundsson, capocannoniere dell’ultima stagione con 11 reti ed attesissimo al battesimo con la Serie A. La rivoluzione interna del Genoa prevede che - con la partenza di Coda, richiestissimo in B - il reparto offensivo si allarghi con una terza punta, in un organico che prevede la riconferma di Puscas ed Aramu, mentre il rientrante Favilli probabilmente non rimarrà a Genova. JeanPhilippe Mateta, le ultime due stagioni nel Crystal Palace, ma di proprietà del Magonza, molto forte nel gioco aereo, resta fra i profili che piacciono ai rossoblù, ma non sembra una possibile operazione destinata ad andare in porto in tempi rapidi, a differenza del pistolero polacco esploso sotto la Lanterna.
Sogni nel cassetto Più complicato, al momento, sembra poter arrivare ad altri due profili per l’attacco molto interessanti. Philip Zinckernagel, danese, ha giocato l’ultimo campionato nello Standard Liegi (stessa famiglia calcistica del Genoa), ma il suo cartellino è dell’Olympiakos, che ha richieste anche in Premier. L’altro è M’Bala Nzola, che potrebbe non rientrare più nei piani dello Spezia dopo la retrocessione, ma rappresenta comunque un elemento importante destinato ad avere molte richieste in Serie A. C’è un’altra variabile da considerare per il Genoa ed è legata alla necessità di garantire a Gilardino la base della nuova rosa già per il ritiro che partirà fra tre settimane. I tempi del mercato sono ancora lunghi, ma oltre alle idee chiare il Grifone vuole avere anche tempi certi per garantirsi un futuro in Serie A quantomeno tranquillo.
Rosa ampia Per dare più peso al reparto offensivo si punta anche su Mateta e Zinckernagel