È UNA JUVE A TRE FACCE ALLEGRI DEVE SCEGLIERE MA IL SERBO C’È SEMPRE Kostic Il tuttofare
L’allenatore studia la formazione anti Sassuolo: esterno nel tridente, a tutta fascia nel 3-5-1-1 o a sinistra nel 4-4-2, l’ultimo arrivato può fare tutto
«C
iao bianconeri, ci vediamo presto in campo». Il messaggio con cui Filip Kostic ha salutato i nuovi tifosi è un invito a presentarsi all’Allianz Stadium tra due giorni, quando la Juventus affronterà il Sassuolo nel debutto in campionato. Quel «presto» in realtà è sinonimo di «subito», perché l’ultimo arrivato a casa della Signora in realtà è già pronto per giocare con la maglia numero 17 e a prendersi quello che aspettava da tempo. Tanto lungo è stato il corteggiamento quanto breve dovrà essere il suo inserimento nei meccanismi della Juventus allegriana, perché il tecnico avrà bisogno dell’esterno serbo fin dalla prima giornata, per far fronte all’emergenza tra squalifiche e infortuni e per evitare un’altra falsa (e fatale) partenza come una stagione fa. Perciò Kostic, che ieri ha visto ufficializzato il suo acquisto (all’Eintracht andranno 12 milioni di euro più 3 di bonus, il giocatore guadagnerà 2,5 milioni a stagione, premi esclusi, fino al 2026) ma non ha potuto ancora allenarsi con la squadra (è dovuto tornare in Germania per risolvere le ultime questioni burocratiche) è già considerato un intoccabile nella formazione di Ferragosto, indipendentemente dal modulo che il tecnico adotterà: che sia 4-3-3, 3-5-1-1 o 4-4-2, lui ci sarà per riempire il vuoto sulla fascia sinistra.
Sulle orme di Mandzukic
Il 17 è appena stato lasciato libero da Luca Pellegrini (che ha fatto il percorso inverso di Kostic: prestito all’Eintracht) ma nell’immaginario del popolo bianconero rimanda dritto a Mario Mandzukic, lavoratore infaticabile sulla fascia sinistra, pupillo di Allegri, ultimo juventino ad aver segnato in una finale di Champions League (Cardiff 2017). «Mister no good» (così era stato ribattezzato l’attaccante croato per il broncio perenne e l’espressione da cattivo) era il factotum di Max, che dal suo successore s’aspetta stesso spirito di sacrificio e abnegazione. «E’ un giorno speciale per me — ha detto Kostic —. Non è stato difficile dire di sì alla Juventus, ho già parlato con
Vlahovic, lui è uno degli attaccanti migliori, sarà bello giocare insieme a lui. Proverò a portare qualità e cercherò di aiutare i miei compagni con cross e assist». Cross e assist, appunto, che dovranno servire al compagno di nazionale DV9 per tornare ai livelli pre pubalgia e alla Juventus per risolvere il problema del gol, uno dei grossi limiti della scorsa stagione.
Tutte le opzioni Allegri ha ancora due giorni per riflettere sulle scelte anti Sassuolo. Gli uomini sono contati (7 assenti, con McKennie protagonista di un
prodigioso recupero che potrebbe andare in panchina dopo la lussazione alla spalla) ma le soluzioni non mancano. La più scontata è il 4-3-3, modulo utilizzato nel pre campionato con Kostic esterno alto a sinistra, Di Maria a destra e Vlahovic punta centrale. In questo caso il centrocampo sarebbe praticamente obbligato, con Zakaria-Locatelli-FagiolI. La forma precaria di Alex Sandro però potrebbe spingere Max a virare su un 3-5-1-1, con Kostic a tutta fascia sulla corsia mancina e Cuadrado dall’altra parte. C’è anche un’altra opzione, provata negli ultimi giorni, che prevede il ritorno al 4-4-2, il sistema di gioco più gettonato della scorsa stagione, con Danilo e De Sciglio (o Alex Sandro) terzini e Cuadrado e Kostic esterni alti. In questo caso Allegri risparmierebbe un centrocampista (Fagioli) e rinuncerebbe alla mediana a tre per dare più stabilità alla squadra e più copertura anche in fase difensiva.
Già rodato Comunque vada, Kosti difficilmente mancherà, anche perché Kean è squalificato e Allegri non ha grandi alternative, se non spostare uno tra Cuadrado e Di Maria a sinistra. Filip ha già giocato una partita con l’Eintracht, perché in Germania il campionato è già cominciato. Mandzukic al debutto non solo fu titolare, ma segnò (in Supercoppa con la Lazio). Al nuovo numero 17 basterà fare assist e cross per accendere l’Allianz Stadium nella notte di Ferragosto.