La Gazzetta dello Sport

Max si difende: «Napoli in campo con tutti i titolari, il pari va bene»

«Conta arrivare tra le prime 4 a maggio Dobbiamo migliorare in tante cose»

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I gol che abbiamo fatto finora sono troppo pochi, dobbiamo cercare di segnare di più

a prima Juventus del 2022 è un brodino insipido e troppo tiepido per riscaldare una notte gelida come quella della Befana torinese. Nella calza della Signora c’è un punticino nel primo scontro diretto dell’anno nuovo che, consideran­do l’emergenza (sette assenze tra Covid e infortuni, le più pesanti quelle di Bonucci e Chiellini) e il momento (la ripresa dopo la sosta natalizia è sempre un’incognita), non è da buttare via, ma non può accontenta­re una squadra che deve recuperare punti sul quarto posto se non vuole rinunciare alla Champions. Massimilia­no Allegri ha riacciuffa­to la

Lpartita con Chiesa - scelta vincente quella di farlo giocare dal via - ma poi non è riuscito a vincerla nonostante l’inseriment­o prima di Dybala e poi di Kean e Kulusevski. La sua Juventus è ancora alla ricerca di se stessa, con alcuni giocatori ancora sotto un livello di rendimento persino accettabil­e (uno su tutti Alex Sandro, sostituto tra i fischi per un risentimen­to al flessore). Le prossime settimane, quando affronterà in sequenza Roma, Inter (in Supercoppa) e Milan, diranno parecchio sulle ambizioni dei bianconeri.

La buona notizia è che per la prima volta in questa stagione Madama ha guadagnato punti in casa da situazioni di svantaggio, ma ci vorrà qualcosa in più per rientrare nella top four del campionato. L’ottimismo di Allegri però anche stavolta prende il sopravvent­o: «Tutto sommato il pari va bene perché mantiene invariato il distacco dal Napoli. Mettiamola così, abbiamo un punto in più del girone d’andata e perdere avrebbe complicato parecchio il nostro cammino. Era uno scontro diretto e il Napoli aveva quasi tutti i titolari, loro avevano fuori quattro giocatori, noi all’andata sei o sette. Mi dispiace perché potevamo andare in vantaggio noi, però siamo stati imprecisi e frettolosi negli ultimi trenta metri. La Juve deve ancora capire che quando ha la partita in mano non deve accelerare. In quel momento non bisogna affrettare la giocata ma portare di più la palla davanti alla porta. Avevamo iniziato bene ma dopo il gol preso abbiamo accusato il colpo. E dopo il pareggio loro erano in crisi e noi dovevamo metterli nell’angolo. Con la vittoria non avremmo sistemato la classifica, è un percorso lungo, dobbiamo arrivare tre le prime quattro a maggio. La squadra comunque ha fatto una buona partita contro un buon Napoli, che ha ottimi palleggiat­ori e ci ha creato delle difficoltà. Ci sono ancora tante cose in cui dobbiamo migliorare».

Allegri ha spiegato anche il perché di Chiesa a sinistra (almeno all’inizio) e Bernardesc­hi a destra: «Visto che Ghoulam aveva giocato poco ho pensato di schierare Chiesa dalla sua parte per cercare di metterlo in ●

 ?? GETTY ?? La guida bianconera Massimilan­o Allegri, 54 anni, è tornato alla Juve dopo le esperienze di Sarri e Pirlo sulla panchina juventina
GETTY La guida bianconera Massimilan­o Allegri, 54 anni, è tornato alla Juve dopo le esperienze di Sarri e Pirlo sulla panchina juventina
 ?? AP ?? Futuro in bilico Alvaro che cosa fai? Alvaro Morata, 29 anni, attaccante della Juve, qui stretto tra i napoletani Lobotka e Demme: lo spagnolo, che piace al Barcellona, è stato schierato titolare da Massimilia­no Allegri ed è uscito al 30’ del secondo tempo per Kean
AP Futuro in bilico Alvaro che cosa fai? Alvaro Morata, 29 anni, attaccante della Juve, qui stretto tra i napoletani Lobotka e Demme: lo spagnolo, che piace al Barcellona, è stato schierato titolare da Massimilia­no Allegri ed è uscito al 30’ del secondo tempo per Kean
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Morata

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