Il mondo di Michieletto Inter, Nba, videogiochi e la doppietta azzurra
Estate da dominatore per il 19enne che ama il calcio e i Lakers: titolo europeo senior e mondiale under 21
uattro manifestazioni ufficiali, trentacinque partite, 2 medaglie d’oro in 13 giorni. La maratona estiva con la maglia azzurra di Alessandro Michieletto si riassume così. Dall’esordio con la Nazionale seniores alla Nations League di Rimini il 28 maggio contro la Polonia fino all’oro Mondiale under 21 a Cagliari contro la Russia. Il 19enne schiacciatore nato a Desenzano del Garda il 5 dicembre 2001 in poco più di 4 mesi si è preso la scena. La Nations League come apprendistato, l’Olimpiade da titolare, l’Europeo da assoluto protagonista (titolo di mvp sfumato in finale in favore del compagno Giannelli) e infine il Mondiale juniores vinto con i suoi “fratelli”, i coetanei con cui ha condiviso tutte 4 anni di giovanili a cominciare dall’oro iridato under 19 del 2019 a Tunisi.
QLe certezze sportive di Alessandro Michieletto sono delle fondamenta inscalfibili. Il mancino azzurro di 205 centimetri gioca con la maglia numero 5 per ricordare il suo idolo sportivo Osmany Juantorena che, nella sua esperienza a Trento dal 2009 al 2013, ha conquistato il bambino Michieletto alle prime esperienze nel palasport che poi sarebbe diventato il suo campo da gioco. Il “bambino” e il campione hanno poi condiviso l’ultima esperienza olimpica prima che Osmany, su Instagram, cedesse virtualmente la numero 5 azzurra ad Alessandro. Da Juantorena all’Inter, l’altra grande passione del giocatore di Trento. Quella nerazzurra è una fede trasmessa da papà Riccardo (ex giocatore oggi team manager dell’Itas Trentino) che a sua volta l’aveva contratta da nonno Flavio. Una fede alimentata con la maglia di Milito ricevuta in regalo dal nonno il giorno dopo la Champions conquistata a Madrid nel 2010. Un amore che spinge Alessandro a seguire tutti i giocatori dell’Inter sui social con un regalo graditissimo: «Dopo la vittoria dell’Italvolley all’Europeo mi ha scritto Barella. Ci siamo dati appuntamento a San Siro, appena potrò. Lui, dopo capitan Zanetti, è il mio
Nel mondo di Michieletto non c’è solo lo sport. Fidanzato con Maddalena, Ale ama svagarsi nei pochi momenti liberi immergendosi nei videogiochi. All’Europeo senior vinto in Polonia la camera dello schiacciatore mancino diventava spesso teatro di sfide alla switch, in particolare Mario Kart e Fifa 2021. In molti casi a duellare con lui alla console il compagno di stanza Francesco Recine. Due giocatori che per anni hanno portato il fardello di essere identificati come “figli di”. In casa Michieletto la pallavolo è una passione diffusa. Papà Riccardo ha vinto scudetti e coppe con Parma, la sorella Francesca (classe 1997) gioca a Macerata in A-2 mentre Annalisa (nata nel 2000) gioca in B-2 a Trento. È combattuto tra calcio e volley l’ultimo della dinastia, Andrea, il fratello minore. Intanto Alessandro si candida per altre vittorie: lui che a livello giovanile giocava libero perché non era troppo alto. Poi in un anno l’esplosione in centimetri. Come è esploso come attaccante a livello mondiale con colpi (tipo il pallonetto a due mani) che è diventato un marchio di fabbrica. 2’45”