Corsa alle Finals Ora è a 270 punti dal nono posto
SI CONFERMA A SOFIA «PERFETTO AL MOMENTO GIUSTO» Si qualificano i primi otto, ma la sicura rinuncia di Nadal libera un pass: Ruud e Hurkacz gli avversari più pericolosi
Domina Monfils in finale e concede il bis di dodici mesi fa Tre tornei in un anno come Bertolucci. Barazzutti e Fognini
41 giorni dall’inizio delle Nitto Atp Finals di Torino, l’Italia sogna di avere due azzurri in gara tra gli 8 del Masters. Un evento che non si è mai realizzato in oltre mezzo secolo di storia ma che ora, dopo il successo di Jannik Sinner a Sofia, sembra decisamente alla portata. Nella «Race», la classifica che tiene conto dei risultati
Aottenuti nell’anno solare in corso e che vale per la qualificazione a Torino, l’altoatesino è ora numero 10 con appena 270 punti da recuperare sul polacco Hubert Hurkacz (2505 a 2775) che virtualmente chiude la lista dei qualificati.
La situazione, a cinque settimane dalla conclusione della stagione, è abbastanza chiara. Quattro sono i tennisti già qualificati: Djokovic, Medvedev,
Tsitispas e Zverev. Due i quasi sicuri di partecipare: Rublev e Berrettini. Due i posti ancora vacanti: data per scontata la rinuncia di Rafael Nadal, fuori per il resto della stagione ma ancora numero 7, a lottare per le ultime due posizioni ci sono il norvegese Ruud (che stanotte ha pure giocato la finale a San Diego), Hurkacz, Sinner e il canadese Auger-Aliassime. Da qui alla fine dell’anno ci sono ancora tanti punti da distribuire: giovedì inizia il Masters 1000 di Indian Wells, poi dal 18 ottobre ci sono i 250 di Mosca e Anversa, il 25 ottobre iniziano il 500 di Vienna e il 250 di San Pietroburgo, infine il 1° novembre c’è il Masters 1000 di Parigi-Bercy e dal 7 novembre il 250 di Stoccolma. A fare la differenza potrebbero essere anche un turno o due di differenza superati a Indian Wells e a Bercy: qui ci saranno in palio 1000 punti per il vincitore, 600 per il finalista, 360 per il semifinalista, 180 per lo sconfitto nei quarti, 90 per l’eliminato agli ottavi, 45, 25 e 10 per gli sconfitti ai primi tre turni. Sinner ha un compito non facile, ma ampiamente alla sua portata. Negli ultimi quindici anni, solo tre ventenni sono riusciti a partecipare al Masters: Djokovic nel 2007, Del Potro nel 2008 (l’argentino finì al nono posto ma sfruttò la rinuncia di Nadal) e Zverev nel 2017. Nella storia del Masters, Sinner potrebbe essere il quarto italiano in gara dopo Adriano Panatta (al via a Stoccolma 1975), Corrado Barazzutti (New York 1978 giocato nel gennaio del 1979) e Matteo Berrettini (Londra 2019). Di questi, Berrettini è l’unico ad aver vinto una partita (nella terza giornata contro Dominic Thiem). 2’08”