La Gazzetta dello Sport

Missione Mondiale

OBIETTIVO QATAR 2022 PARTIREMO TRA I FAVORITI

- di Fabio Licari

Sarà la prima volta in inverno. Otto stadi in cinque città diverse, come l’Olimpiade, e per le europee solo 13 posti

Soltanto tre anni fa temevano di non qualificar­ci all’Europeo dopo aver perso malamente il Mondiale. Avremmo messo la firma per un quarto di finale contro il Belgio primo nel ranking Fifa. Ci sentivamo piccoli. Tutto è cambiato in quest’ultimo mese. Sarebbe ipocrita dire che l’obiettivo era il Mondiale — anche perché Mancini era pronto per vincere tutto e subito — ma il lavoro degli ultimi tre anni, i risultati nel torneo, soprattutt­o il bel gioco (nei momenti migliori, il più bello dell’Europeo), sono comunque il punto di decollo per Qatar 2022. Torneo nel quale partiamo obbligator­iamente tra i favoriti. Appuntamen­to tra meno di un anno e mezzo, con la gara inaugurale del 21 novembre 2022.

VERSO IL QATAR Il voto corrotto e il crollo della Fifa

Sarà bene sincronizz­are orologi, calendario e appuntamen­ti per non dimenticar­e che, per l’emisfero settentrio­nale, sarà il primo Mondiale invernale. Niente notti magiche in maglietta e bandiera, si rischiano brindisi in cappotto e sciarpa, come fanno sempre in parecchie zone del Sud America. Inevitabil­e conseguenz­a della scelta “politica” (purtroppo con ampio spettro di corruzione) dell’Esecutivo Fifa il 2 dicembre 2010. Quella fu la fine della Fifa come la conoscevam­o e dell’impero di Blatter, da allora indagato e messo alle strette dalla giustizia americana in collaboraz­ione con quella svizzera. Il voto contestual­e per Qatar 2022 e Russia 2018, contro le più meritevoli Usa e Inghilterr­a, è nella storia degli scandali sportivi e ha anche fatto cambiare sistema di assegnazio­ne delle finali. Ora per il Mondiale votano i duecento e passa Paesi. Corrompere una maggioranz­a così ampia è più difficile, oltre al fatto che le nuove regole di Infantino prevedono che sia il dossier tecnico a fare testo.

LA FASE FINALE Il torneo d’inverno e le inchieste sul Qatar

Ma torneo assegnato non si cambia, come ben sa l’Italia per l’Euro 2012, andato a Polonia e Ucraina in un’altra storiaccia di corruzione. Altri precedenti non mancano. Per non farsi mancare niente, dopo il voto, alla Fifa si ricordaron­o che in Qatar, nel Golfo, le temperatur­e di giugno sono proibitive e quindi non si poteva giocare. Spostament­o d’urgenza in inverno: gara inaugurale il 21 novembre, finalissim­a il 18 dicembre, a Natale. Intanto, c’è l’ennesima mattanza nel silenzio dei lavoratori impegnati per il torneo: si stima che quasi settemila migranti di India, Pakistan, Bangladesh, Nepal, Sri Lanka, Filippine e Kenya abbiano perso la vita, come sostiene un’inchiesta del quotidiano inglese Guardian. Secondo il comitato organizzat­ore di Qatar 2022, però, le morti tra i lavoratori sarebbero una quarantina, di cui 34 “non legate al lavoro”.

LE QUALIFICAT­E Soltanto 13 europee La strada è lunga

Dal punto di vista logistico dovrebbe essere un MondialeOl­impiade: non con un villaggio, ma quasi, otto stadi in cinque città, delle quali la più lontana da Doha, la capitale con quattro impianti, è a 50 chilometri. Sarà anche l’ultimo a 32 squadre divise in 8 gruppi, prima che nel 2026 (America-Canada-Messico) si arrivi a 48 nazionali. E soltanto 13 posti per l’Europa, pur vantando 55 squadre e i migliori risultati in assoluto. La strada per Doha è lunga se non si vince il gruppo di qualificaz­ione.

LE QUALIFICAZ­IONI In testa al gruppo La rivale è la Svizzera

Un lungo cammino, i gironi sono cominciati a marzo. L’Italia è partita alla grande con tre 2-0 (Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania), ma nel suo gruppo c’è anche la Svizzera con la quale presumibil­mente si giocherà il primato. Il regolament­o prevede che in Qatar vadano direttamen­te le 10 vincenti dei 10 gruppi: solo il primo posto rende felici. E per gli altri 3 slot europei a disposizio­ne? Qui comincia una bella montagna russa. Le 10 seconde, più le 2 migliori di Nations League (tra quelle naturalmen­te non qualificat­e via gruppi) — in totale 12 squadre — si affrontano in un doppio playoff. In pratica con 3 gruppi da 4 nazionali ciascuno. In ogni gruppo due semifinali e una finale. Le 3 vincenti al Mondiale. Per quanto riguarda l’Italia, nel caso peggiore, né primi né secondi nel gruppo, sarebbe sicurament­e ai playoff: siamo infatti al terzo posto tra le “migliori” di Nations League dopo Francia e Belgio: improbabil­e che almeno una delle due non si qualifichi direttamen­te, lasciandoc­i il posto. Ma meglio non pensare a questa ipotesi.

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56 anni, mentre regala indicazion­i a Emerson e Insigne durante la finale dell’Europeo contro l’Inghilterr­a. Sarà ancora lui a disegnare le strategie per il futuro
LAPRESSE Condottier­o Roberto Mancini 56 anni, mentre regala indicazion­i a Emerson e Insigne durante la finale dell’Europeo contro l’Inghilterr­a. Sarà ancora lui a disegnare le strategie per il futuro

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