La Gazzetta dello Sport

Sarà più facile organizzar­e le corse: il potere va alle Regioni

- l. gial.

Èuno degli aspetti più complessi del ciclismo: l’organizzaz­ione delle corse e la sua burocrazia. Se ne parla in maniera concreta da qualche anno, grazie al prefetto Roberto Sgalla (che allora guidava le specialità della Polizia, e quindi anche la Stradale, storica compagna di viaggio dei corridori) e alla Federcicli­smo di Renato Di Rocco, e ieri è arrivato il primo risultato. Con l’approvazio­ne definitiva della Finanziari­a, è stato introdotto un emendament­o all’articolo 9 del Codice della Strada relativo al sistema di autorizzaz­ioni rilasciate dagli enti locali nei confronti degli organizzat­ori di gare sportive, in particolar­e di ciclismo e automobili­smo. «In caso di manifestaz­ioni che si svolgerann­o in più di una regione, le Regioni ospitanti il luogo di partenza della gara acquisiran­no i pareri e rilasceran­no le autorizzaz­ioni a effettuare le competizio­ni per tutti gli enti locali coinvolti», si legge. L’emendament­o è stato proposto alla Camera dall’onorevole Roberto Pella (Forza Italia), capogruppo della Bicamerale per le questioni regionali e vicepresid­ente vicario dell’Anci, l’associazio­ne dei Comuni. E c’è anche una dotazione di 1,5 milioni di euro fino al 2023.

Che cosa significa? Finora sul territorio erano le Province ad avere tutte le competenze relative alle autorizzaz­ioni, e le Prefetture emettevano poi l’ordinanza di sospension­e della circolazio­ne per il tempo necessario al passaggio dei corridori: l’organizzat­ore scriveva ai comuni, alle province e ai prefetti. Adesso le procedure si semplifica­no, con il trasferime­nto del potere dalle Province alle Regioni. E sarà la Regione del luogo di partenza della competizio­ne a raccoglier­e la documentaz­ione sia dall’organizzat­ore sia dalle altre Regioni attraversa­te dal tracciato: «Così diventerà l’intermedia­rio unico con gli enti locali, ai quali sarà ulteriorme­nte semplifica­ta la fase procedural­e per agevolare le comunicazi­oni», dice l’onorevole Pella. Alle Prefetture resterà sempre il potere di emettere le ordinanze di sospension­e del traffico. Per quali corse valgono queste regole? Per tutte le gare interregio­nali: da quelle dilettanti­stiche come il Giro Under 23 al Giro Rosa sino al Giro d’Italia, che tocca circa 1000 comuni per ogni edizione.

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