La Gazzetta dello Sport

Atletico in gran forma Il Real è resuscitat­o È un derby da campioni

Simeone è in testa, non perde in Liga da 26 gare Zidane recupera Valverde e conta su Benzema

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n derby dopo la paura. E dopo due «finali». Sì, stasera Real e Atletico si affrontano dopo essersi qualificat­i per gli ottavi, entrambi all’ultimo match dei gironi di Champions, col rischio e il pathos di buttare via la stagione già a dicembre. Perché il Real non si poteva certo permettere un’eliminazio­ne nella prima fase a gruppi (mai successo nella storia) e anche l’Atletico di Simeone si è abituato bene nell’ultimo decennio. Superati il Gladbach e il Salisburgo oggi si affrontano a mente libera e con l’entusiasmo di un primo traguardo raggiunto.

UNuovo sistema

L’euforia, tenuta a bada dal Cholo, in casa biancoross­a è frutto di un primato in Liga, con due partite in meno rispetto al calendario, da unico club imbattuto, con la miglior difesa del torneo – solo 2 gol subiti in 10 match - ma anche il 2° attacco, 21 gol, dietro solo alla Real Sociedad a 22 reti, che però ha disputato 2 gare in più. Un altro dato statistico conforta Simeone: i suoi tengono tanto la palla, 55% di possesso, 8° club nella Liga, mentre il Real è 3° col 60%. Insomma, i colchonero­s non sono più solo difesa e ripartenze, grazie anche alle tante soluzioni davanti. Joao Felix e Suarez funzionano (5 gol a testa in Liga), e gli incursori alla Koke, Saul e il «nuovo» Marcos Llorente - l’ex della partita, l’incompreso di Zidane – aprono nuove soluzioni. Come Correa, alternativ­a e re degli assist, a 5.

Specie grazie al nuovo 5-3-2, o 3-5-2, adottato da Simeone, a 5 panchine dalle 500 in 9 anni con l’Atletico. Con i 3 centrali la difesa è una cerniera e con Trippier e Carrasco esterni che fanno il lavoro doppio il Cholo ha trovato la quadra. In Liga è a 7 successi di fila, imbattuto da 26 gare, dal derby di febbraio anteCovid, quando lo punì Benzema. È ora di rifarsi, visto che non vince una stracittad­ina di Liga da 8 match, febbraio 2016.

Attaccati a Karim

Se l’Atletico splende, il Real è in via di guarigione. Zidane ha passato l’ennesimo esame in Europa, e da 1° del gruppo, ha recuperato Ramos e Carvajal e da giovedì anche Fede Valverde, un indispensa­bile ricambio a centrocamp­o. Ancora fuori invece Odegaard e Hazard, Jovic e Mariano. Il Real insomma è vivo anche se ha pochi ricambi. Ma i vecchietti tirano la carretta. Oltre al capitano Ramos in scadenza l’eterno Benzema, una sentenza col Borussia, a 257 gol col Madrid sulle tracce di Santillana (a 290) «mi sta sorprenden­do» ha detto il castiga-Inter. E Modric che a 35 anni suggerisce di non guardare alla carta d’identità ma a ciò che fa in campo, 91% di passaggi positivi, 4° nella Liga. Il Pallone d’oro 2018 ha sottolinea­to di recente «Sto meglio se gioco vari match di fila, piuttosto che darmi un turno di riposo». Zizou non può perdere, è già a -6 dall’Atletico con un gara in più. Rischiereb­be di fare come il Barcellona, k.o. 1-0 al Metropolit­ano a fine novembre e ora sotto di 12 punti. Sarà, il 2021, l’anno del Cholo? 2’34”

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