La Gazzetta dello Sport

«Il mio Bari è pronto: merita di stare in alto Giusto fare i playoff»

Il presidente felice all’idea di riprendere il torneo «Ho trovato i giocatori in ottima forma: bravi tutti»

- Di Franco Cirici - BARI

Ècarico a mille, Luigi De Laurentiis. E non soltanto perché la sua speranza di tornare a giocare è diventata quasi una certezza, dopo l’ultima seduta del Consiglio Federale. E’ carico, il presidente del Bari, perché la sua caparbietà è stata premiata nel contesto di una Lega Pro che continua ad esprimere ben altre indicazion­i. «Playoff o ripresa del campionato – va al sodo De Laurentiis -? Difficile sbrogliare la matassa, anche se ora è più plausibile pensare alla prima ipotesi. Nessuno può sapere con quali numeri, relativi al Coronaviru­s, dovremo fare i conti tra un mese».

Il nostro calcio può consentirs­i 100 squadre profession­istiche? «Assolutame­nte no. Lo dimostrano i fatti. Vero è che tante società di Serie C hanno votato per la chiusura della stagione, senza tornare in campo. E’ invece il momento giusto per la riforma dei campionati, una sessantina di squadre sarebbero l’ideale».

In tale ottica come vede il futuro immediato di grandi piazze scivolate nelle categorie inferiori?

«Se ci sono i presuppost­i di una società sana alle spalle, possono diventare una forza propulsiva per l’intero sistema. Quale industria non avrebbe bisogno di top player per rilanciars­i ad alta percezione? Certo, un percorso va fatto. Il mio Bari ha alle spalle un anno di Serie D ed ora è pronto a giocarsi la promozione sul campo. Il nostro brand merita di stare in alto».

Come hanno gestito il lungo letargo i suoi uomini? «Con grande responsabi­lità. Meritano solo compliment­i. Sono rimasti sempre a Bari, ad allenarsi. Spero che sia rimasta intatta la voglia di vincere e le motivazion­i per imporsi. Ma, alla ripresa, sarà fondamenta­le essere supportati dalla preparazio­ne necessaria ad evitare infortuni».

Il prossimo anno con Vivarini in panchina, anche in Serie C?

«Nessun dubbio. Il nostro tecnico è un’ottima risorsa».

Non crede che nel nostro calcio la figura del medico sociale vada valorizzat­a in tutti i sensi?

«Aspettiamo. Certo, occorre l’opportuno rispetto per seri profession­isti».

3E il protocollo sanitario come andrebbe ritoccato per la Serie C?

«Davanti alla salute non si scherza. Ha un costo adeguarsi al protocollo, ma non se ne può fare a meno. Ragione in più per auspicare un minor numero di partite grazie ai playoff».

Nella sua vita da manager quale posto occupa ora il calcio?

«Il primo, ex aequo con il cinema. Non l’avrei mai immaginato. I due anni a Bari sono volati via. Nel frattempo la città, il calore dei baresi mi hanno rapito».

A proposito di cinema, il coronaviru­s ha generato una crisi senza precedenti . Anche l’ultima film di Carlo Verdone, con il marchio FilMauro dei De Laurentiis, è rimasto bloccato ai box dopo un lancio importante. Cosa si aspetta dallo Stato?

«Voglio pensare positivo, auspico un intervento massiccio e concreto. Per tanti anni il mondo delle arti ha ricevuto poca attenzione».

Il sistema non può permetters­i cento società profession­istiche

Le grandi piazze anche nelle serie inferiori possono dare un impulso

Luigi De Laurentiis

Presidente del Bari

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ARCIERI Una città in festa Luigi De Laurentiis, 41 anni, presidente del Bari, il giorno della promozione in Serie C

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