La Gazzetta dello Sport

«Civitanova bella vittoria Ma la testa è altrove»

Batte Trento in rimonta e si riprende la vetta solitaria De Giorgi: «Difficile prepararsi bene in questo clima»

- di Valeria Benedetti

L’atmosfera surreale, l’Eurosuole che rimbomba e in cui l’unico suono è quello della palla e delle voci dei giocatori.Una sfida che in altri momenti sarebbe stata tra le più attese e che finisce per passare in secondo piano rispetto a quelle sospese. Civitanova torna in testa alla classifica battendo Trento in una replica della semifinale di Coppa Italia: sotto 2-0 e vittoria al tiebreak. Perugia che riposava rimane dietro, scavalcata anche da Modena che ha battuto Monza ma la cronaca pallavolis­tica finisce lì. «Difficile preparare una partita di questa importanza con l’atmosfera che c’è, le polemiche, si gioca non si gioca. Tutto anomalo e anche i ragazzi faticano a concentrar­si: è una cosa talmente grande che prende tutta l’attenzione e provoca un dispendio di energie prepondera­nte» dice Fefè De Giorgi che nella sua lunga carriera prima in campo e poi in panchina non si era mai trovato in una situazione così.

3Giocare nel palasport vuoto vi ha condiziona­to?

«È come ballare senza musica. L’ho letto non mi ricordo dove, ma rende l’idea. Poi quando la partita si riscalda non ci si pensa più tanto. Forse il problema è stato più per gli arbitri perché si sentiva tutto quello che veniva detto in campo dai giocatori e non sono abituati, col rumore dei tifosi non si sente».

3Due partite non sono state giocate, si parla di sospendere tutto. «Sì l’abbiamo saputo.Domani (oggi, ndr) la Lega deciderà. Onestament­e credo ci siano delle emergenze più forti e importanti dello sport. Anche nel volley dicono è uno sport senza contatto, ma la palla ce la passiamo di mano in mano. E non so come sia possibile gestire tutto con le chiusure delle regioni, lo stop agli spostament­i e questa spada di Damocle di non sapere se sei a rischio o no. Anche noi siamo umani. Soprattutt­o è importante che qualcuno decida, le mezze misure mi sembra che finora non abbiano funzionato molto. Non solo in Italia: Mercoledì dovrebbe venire a giocare il Roeselare per la Champions. Loro non vogliono venire. Che facciamo? È la Cev che deve decidere non noi. O si può o non si può. Mi pare che anche nel calcio si vada verso l’idea della chiusura».

3Sospender­e significa poi dover recuperare in uno sport che in questo periodo entra nel vivo e non ha pause. «Bisognerà trovare delle soluzioni, cambiare le formule e ripensare anche l’attività delle Nazionali. Mi auguro che la sospension­e, se arriva, non sia lunga ma mi chiedo la Vnl per esempio come possa essere giocata, se tutte le federazion­i accetteran­no di partecipar­e, quanti problemi potranno ancora esserci. Bisogna che tutte le parti in causa facciano un passo indietro per arrivare a una soluzione».

3Intanto come si tiene in carreggiat­a una squadra come Civitanova che mira a vincere tutte le manifestaz­ioni.

«È difficile perché i ragazzi non parlano d’altro. Ognuno poi ha la sua storia e le sue preoccupaz­ioni fra figli e parenti di vario grado. Gli chiedo almeno in allenament­o di onorare il nostro lavoro e concentrar­si su quello che facciamo per non rovinare tutto quello che abbiamo fatto finora. Sperando di arrivare presto a una soluzione».

Il tecnico «Non so cosa deciderann­o ma giocare così è anomalo»

Champions «Mercoledì il Knack non vuole venire, tocca alla Cev decidere»

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SPALVIERI Rimonta Kamil Rychlicki, opposto della Lube protagonis­ta in rimonta

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