Il City non ci sta: «Accuse Uefa false Processo sia equo»
L’a.d. Soriano contro la squalifica di due anni Pep, «resto qui al 100%», supera il West Ham
Il Manchester City ha scelto una modalità nuova per far sentire la sua voce, cinque giorni dopo la sentenza Uefa che ha squalificato il club per due stagioni in Europa per violazione del fair play finanziario: un’intervista cotta e mangiata attraverso la sua tv. È stato l’amministratore delegato, Ferran Soriano, 52 anni, a esprimere la posizione della società. Breve riassunto: siamo innocenti, sentenza politica, dimostreremo la nostra innocenza, Guardiola è stato informato passo dopo passo sugli sviluppi dell’inchiesta.
La difesa
«Avrei voluto parlare subito dopo l’annuncio di venerdì – la difesa di Soriano -, ma ho dovuto prendere una consulenza legale per farlo. Le accuse non sono vere. Il proprietario non ha messo soldi nel club che non siano stati correttamente dichiarati. Siamo una squadra di calcio sostenibile. Non abbiamo debiti. I nostri conti sono stati esaminati molte volte. Abbiamo consegnato un lungo elenco di documenti, ma la Camera investigativa del FFP ha tenuto conto più delle e-mail rubate fuori contesto. La sentenza è condizionata dalla politica. Chiediamo un processo equo, nella speranza che sia completato prima dell’estate. Pep è stato sempre informato sugli sviluppi del processo. I tifosi possono essere sicuri di due cose: le accuse sono false e faremo il possibile per dimostrarlo». Intanto ieri in Premier il City ha superato il West Ham 2-0, gol di Rodri e De Bruyne. E Pep ha detto: «Resto qui al 100%»
CLASSIFICA Liverpool 76; Manchester City 54; Leicester 50; Chelsea 41; Tottenham 40; Sheffield United 39; Man. United 38; Wolves, Everton 36; Arsenal, Burnley 34; Southampton, Newcastle 31; Crystal Palace 30; Brighton 27; Bournemouth 26; Aston Villa 25; West Ham, Watford 24; Norwich 18