La Gazzetta dello Sport

IL REBUS DELLE COPPE NAZIONALI TANTE FORMULE, NESSUNA MAGICA

- di Marco Iaria

Coppa del Re: Barcellona e Real Madrid eliminati da Athletic Bilbao e Real Sociedad. FA Cup: Klopp chiede l’abolizione dei replay e manda in campo i giovani del Liverpool (comunque vincenti contro lo Shrewsbury, terza serie). Coppa Italia: la prossima settimana l’andata di due semifinali nobili, InterNapol­i e Milan-Juve. Nell’era del calcio business, sempre più finanza e globalizza­zione, i trofei domestici fanno fatica a conservare il fascino e l’appeal di un tempo, anche perché il calendario è arrivato al punto di esplodere. Proprio su questo tasto ha battuto il tecnico dei campioni d’Europa: «In base alle intese era previsto un break e io non cambio i programmi. La gente è libera di pensare che io sia pigro, ma guido un gruppo di calciatori di cui mi sento responsabi­le. Si considera la cancellazi­one dei replay come un attentato alla tradizione, ma non è così». Se la FA, nata nel 1871 e feticcio del calcio british, è entrata da qualche anno in crisi di pubblico e interesse, fanno riflettere le sorprese di questa stagione in Coppa del Re, che per la prima volta dal 2010 non vedrà in semifinale nessuna delle due big. Da un lato c’è chi festeggia per l’imprevedib­ilità del nuovo format spagnolo, con gare secche tra i sedicesimi e i quarti sulla scia inglese, dall’altro c’è chi lamenta la mancanza di stimoli e di “protezioni” per le più blasonate. La verità è che la coperta è corta. Se vuoi una manifestaz­ione democratic­a, che faccia coltivare il sogno anche a una provincial­e, rischi di ritrovarti senza grandi squadre nelle fasi conclusive. E viceversa. Non è un caso se il calo di seguito (FA Cup) e l’effetto outsider (Coppa del Re) si siano registrati nei due Paesi che più di tutti stanno cavalcando lo sviluppo globale del calcio. Le “big six” in Inghilterr­a (Arsenal, City, Chelsea, Liverpool, Tottenham, United) e le protagonis­te del “Clasico” in Spagna (Barcellona e Real) sono ormai marchi internazio­nali che guardano soprattutt­o oltre confine. La Premier incassa annualment­e 1,6 miliardi dall’estero sui 3,3 complessiv­i dei diritti tv, la Liga 900 milioni su 2,1 miliardi. La Serie A, ancora poco orientata al mercato internazio­nale (370 milioni su 1,4 miliardi), non può snobbare il contesto domestico. Peraltro il format della Coppa Italia, blindato per le grandi con le prime otto ammesse agli ottavi e il sorteggio del campo solo per le sfide di A, si presta molto alla visibilità da prima serata delle supersfide. La Rai è contenta degli ascolti e paga 35,5 milioni annui. Con la Juve a dominare gli ultimi campionati, la Coppa può salvare la stagione delle altre. E produrre benefici economici. La vittoria del trofeo, con il gettone della Supercoppa e l’accesso ai gironi di Europa League, può valere complessiv­amente 25 milioni. Mica briciole per i fatturati asfittici di certe squadre, anche insospetta­bili.

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 ??  ?? Il debuttante in gol Romelu Lukaku esulta dopo aver segnato in Inter-Cagliari 4-1, quarti di Coppa Italia 2019-20
Il debuttante in gol Romelu Lukaku esulta dopo aver segnato in Inter-Cagliari 4-1, quarti di Coppa Italia 2019-20

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