«Tecnologia antirazzismo già per l’Europeo 2020»
L’annuncio di Spadafora I “radar sonori” potrebbero debuttare nel mese di marzo
C’è un’accelerazione sull’uso della tecnologia per contrastare il razzismo da stadio. Ieri il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha annunciato che i tempi sono ormai maturi. Fino al punto di immaginare che anche nella partita inaugurale di Euro 2020 all’Olimpico, quella fra Italia e Turchia del 12 giugno, si possano utilizzare le nuove tecnologie, almeno sperimentalmente, con i radar sonori e i sistemi di video sorveglianza con riconoscimento facciale. Spadafora ha formulato questa ipotesi nel corso dell’audizione congiunta presso le due commissioni istruzione e cultura di Camera e Senato. «Nel giro di poche settimane dovremmo poter sperimentare per la prima volta nel nostro Paese, nei principali stadi, nuove tecnologie che possano aiutare il lavoro delle forze dell’ordine». L’utilizzo della nuova tecnologia sarà ovviamente concordato con la Uefa.
Ma è molto probabile che si cominci prima, già dal mese di marzo, considerato il punto di partenza del progetto, ampiamente studiato in queste settimane dalla Federcalcio. Dopo l’ultimo via libera che deve naturalmente concedere il Viminale.
Parte il tavolo
Spadafora ha infatti parlato di un tavolo tecnico con Figc e ministero dell’Interno che dovrà stabilire la road map definitiva. Non si potrà cominciare al massimo livello in termini tecnologici, ma la speranza è di poter andare a regime in tutti gli impianti dalla prossima stagione agonistica con l’impegno
Debutto Il 12 giugno per Italia-Turchia ci saranno forse i nuovi strumenti
delle società e dei gestori degli stadi. Della lotta al razzismo, Spadafora ha parlato anche sottolineando che «nel nostro sistema giuridico non esistono esimenti da stadio per comportamenti ingiuriosi e diffamatori. Non si diventa razzisti allo stadio, ma lì ci si mostra anche molto più liberamente per quello che si è, e lo si grida a volte pensando a dei modelli sempre consentiti all’interno degli stadi. Fino a quando sarò ministro non consentirò che questo avvenga». Nel corso della discussione, Marco Marin di Forza Italia ha chiesto al ministro dello Sport di aderire alla sua proposta di legge per introdurre il reato di «ingiuria razzista» durante le manifestazioni sportive. Un testo firmato anche dall’ex sottosegretario Giancarlo Giorgetti e che ha ricevuto anche il sostegno di Graziano Delrio, capogruppo Pd a Montecitorio. Daniele Belotti della Lega e Luigi Casciello di Forza Italia hanno invece chiesto un intervento per affrontare il problema dell’aumento dei prezzi dei biglietti calcistici.
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