La Gazzetta dello Sport

Venezia, brutto pari con l’uomo in più Cremonese salva

- Di Giorgio Barbieri - CREMONA

Doveva essere la partita del riscatto della Cremonese e quella della fuga del Venezia dai bassifondi della classifica. Ne è uscito invece uno scialbo 0-0 che cristalliz­za le posizioni di entrambe le squadre. Gli ospiti tornano in laguna con l’amaro in bocca per non aver battuto una squadra rimasta in dieci (espulsione del difensore Dos Santos) per oltre mezz’ora. La Cremonese paga i soliti difetti (gioco lento e cronica astinenza al gol) ed anche un pizzico di sfortuna.

Quanti guai

La febbre toglie Terranova qualche ora prima del fischio d’inizio, Ceravolo getta la spugna dopo 38 minuti per un problema alla caviglia sinistra, il portiere Ravaglia deve essere sostituito al 24’ del secondo tempo per una botta in mischia e raggiunge in infermeria il compagno di reparto Agazzi infortunat­osi in Coppa Italia con la Lazio. Che ai grigioross­i non giri bene lo si capisce dopo nemmeno 1’ quando Lezzerini chiude la porta a Palombi. Ma la spinta dei padroni di casa si esaurisce presto e il Venezia esce grazie alle giocate intelligen­ti di Aramu. La ripresa è di marca veneta. Al 7’ l’arbitro non fischia un rigore a Fiordilino per un intervento in area di Gustafson. Poi Montalto, Zigoni e Casale incrociano i guantoni dei portieri che si danno il cambio fra i pali. Qualche sussulto in contropied­e della Cremonese ma Lezzerini non ha problemi.

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