La Gazzetta dello Sport

Che fine ha fatto Pogba: k.o. o diplomazia di mercato?

Il francese, rientrato dopo 3 mesi il 22, di nuovo fuori. Solskjaer: «Problema alla caviglia». Ma potrebbe andar via

- - INVIATO A MANCHESTER bold

Infortunio o diplomazia in atto in vista di una cessione a gennaio? Paul Pogba è uno dei misteri della Premier e per ora sul conto del francese, rientrato in campo contro il Watford il 22 dicembre dopo una lunga assenza (quasi 3 mesi) per infortunio e poi inserito nella ripresa contro il Newcastle nel Boxing Day, ma poi escluso dalle trasferte di Burnley e Londra contro l’Arsenal, valgono le dichiarazi­oni di ieri sera di Ole Gunnar Solskjaer: «Ha un problema alla caviglia, sente che qualcosa non va e resterà fuori qualche settimana». Pogba ha giocato solo 8 gare in stagione: una presenza marginale. Le parole di Solskjaer sono una testimonia­nza di prima mano che certifica la situazione a livello ufficiale, ma a Manchester basta scorrere i forum dei tifosi e anche ascoltare qualche giornalist­a al seguito dello United molto bene informato, per confrontar­si con un’altra versione: Paul Pogba vuole lasciare il club e sta cercando di forzare la mano.

Retroscena

Le ragioni? Diverse: da quella di un ritorno mai riuscito completame­nte alla dimensione di un club oggi fuori dalla Champions e forse anche domani. Il centrocamp­ista francese non è il primo giocatore a tracciare una linea di demarcazio­ne ben netta tra Champions e Europa League e non c’è quindi da sorprender­si più di tanto: il calcio moderno scorre su questi binari. Ma l’altro aspetto importante di questa vicenda riguarda i rapporti United-Raiola. Le relazioni volsero al peggio quando Pogba approdò alla Juventus. Alex Ferguson mise al bando l’agente italiano. Pogba è tornato allo United, ma il percorso del francese è stato sempre travagliat­o. I problemi con Mourinho spostarono l’attenzione sull’allenatore di Setubal, ma il portoghese ha lasciato Manchester da oltre un anno e la situazione di Pogba, dopo un’iniziale luna di miele con Solskjaer, non è migliorata. C’è poi un altro elemento da non sottovalut­are: Solskjaer è un figlioccio di Ferguson. Il santone scozzese ha lasciato la panchina nel 2013 e l’emorragia cerebrale del maggio 2018, dalla quale ha recuperato in modo brillante, ha rallentato la sua attività di dirigente, ma resta un personaggi­o influente all’interno dello United. Pogba è invece legatissim­o al suo agente. Real Madrid, Barcellona, Pgs o magari un ritorno alla Juve: per Pogba c’è l’imbarazzo della scelta. E il mercato di gennaio potrebbe solo anticipare i tempi di un addio che appare inevitabil­e.

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Il polpo Paul Pogba, 26 anni

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