La Gazzetta dello Sport

L’argento vivo della Quadarella «Grazie a Totti...»

●Simona, il regalo più bello per i 20 anni di martedì «Il messaggio del capitano mi ha caricata»

- Stefano Arcobelli

Giovedì azzurro dalla Cina alle Alpi. La Quadarella conquista l’argento sugli 800 ai Mondiali in vasca corta di Hangzhou. Poi la rivelazion­e Ochner, nel gigante parallelo, batte il fenomeno dello snowboard Ledecka. Infine la Wierer precede di 6 decimi la Makarainen.

ROMANA Simona Quadarella, 19 anni, romana, gareggia per Fiamme Rosse e Aniene. Tre ori europei a Glasgow (400-800-1500)

Simona lacrima un po’ sul podio, poi ride dicendo che aveva qualcosa nell’occhio. In acqua sembrava il Veleno dell’estate, quella dei tre ori europei. Eppure la Quadarella aveva solo da perdere nei suoi primi Mondiali in vasca corta: ma s’è regalata la gemma più difficile per i suoi meraviglio­si vent’anni che compirà martedì al rientro dalla Cina. Un argento negli 800, che sarebbero la sua seconda gara. Alla prodigiosa romana, rivelatasi nei 1500 - che non fanno parte del programma indoor -, non restava che adeguarsi e andare forte nella specialità in cui aveva perso a Copenaghen 2017 l’oro europeo dalla tedesca Koehler. Un anno dopo la tedesca(già sistemata d’estate) le è rimasta dietro anche d’inverno, affondata al 5° posto; e dietro le sono rimaste la cinese più pericolosa in prospettiv­a olimpica, Li Bingjie, e pure la vice-Ledecky, l’americana Leah Smith. Tutte alle spalle di Simo, meno la cinesina del 2002, Wang Jianjihae, passata da andature supersonic­he da record mondiale al rischio di farsi prendere dalla romana d’argento. Dopo seicento metri per Simona il podio si stava materializ­zando perché il suo progresso personale era enorme, era di 5”. Così è diventata la vicecampio­nessa mondiale di Hangzhou in 8’08”03.

LA CHIAVE

La piscina da 25 metri non faceva per lei. E invece negli 800 ha stupito

«È la medaglia più inattesa». Titolo alla cinese Jianjihae Wang, classe 2002

IMPRESE Un’impresa dietro l’altra in 18 mesi dal primo bronzo mondiale. «Non ci credo ancora» e lo ripete a tutti. Simona, prima di partire per la Cina trionfando ai Gazzetta Awards come rivelazion­e, confessava l’orgoglio di sentirsi ormai nell’anno di grazia 2018 «la numero uno azzurra». Neanche venti anni e ha già scalato tutti i podi: è attesa solo da quello olimpico. Non è vero che gli 800 non sono nelle sue corde, li sa nuotare con le frequenze giuste. Il mentore Christian Minotti, che la segue tutti i giorni all’Aniene, dice che questa medaglia «è bellissima perché Simona ha eseguito meglio del previsto tutto quello che ci eravamo prefissato». EMOZIONE La vigilessa del fuoco più famosa d’Italia racconta: «Sono tanto contenta, è la medaglia che più non mi aspettavo. Che limiti ho? Nessuno. Ho tanto margine, posso migliorare sempre, l’ho dimostrato anche a me stessa. E’ incredibil­e il progresso: non potevo chiedere di meglio. La cinese l’ho vista solo negli ultimi 150 metri ma non ne avevo più per andare a prenderla. E dire che ho sognato di arrivare terza in 8’09”.Invece ho fatto ancora meglio. Non l’avevo raccontato a nessuno, altrimenti, non si avverava...». Più forte dei suoi sogni: «Sono arrivata qui sapendo che sarebbe stato tutto difficile, anche il viaggio. Il posto non è facile, il gruppo è bello, ci stiamo divertendo tanto. Sono in camera con Elena Di Liddo, lei è un vulcano, riesce a farmi svagare un po’, sempre di aiuto». In acqua col peso della tripletta, com’è andata? «Non si sente nessun peso in acqua, qui era tutt’altra gara e volevo confermarm­i tra le più forti. Fatto. Ho ricevuto un messaggio

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