Promessa Ciano «Contro il Parma gol su punizione»
●Il trequartista del Frosinone: «Su calcio da fermo ho segnato agli emiliani un anno fa, è ora di rifarlo» Campbell: «Camillo è super, ha classe e carisma» PARMA
Marcianise e San José non sono mai state così vicine. E sapessi com’è strano ritrovarsi a Ferentino, in Ciociaria, in ritiro. Camillo Ciano e Joel Campbell, figli della Campania e della Costarica, parlano la stessa lingua: quella dei giocolieri. Trequartisti felici di esserlo, mancini di talento del Frosinone, mine vaganti in quella zona pericolo dove con i loro gol e assist da stropicciarsi gli occhi hanno appena dato una scossa alla classifica battendo la Spal e trovando la quadratura del gioco dietro al gigante Ciofani. E ripagano tutti quei «fantallenatori» che hanno riposto fiducia nelle loro giocate: l’uno ha conquistato la A a suon di gol, assist e punizioni divine, l’altro è sbarcato allo Stirpe direttamente dal pianeta Arsenal: «Trovo Joel un grande giocatore con cui mi intendo ormai a occhi chiusi, crea sempre la superiorità», dice Camillo. E Joel, di rimando: «Ciano ha classe e carisma, a volte un assist vale quanto un gol, è il nostro mestiere».
DAL PARMA A PARMA Campbell, 3 assist finora, è l’investimento più importante nella storia del Frosinone (1,8 milioni di euro): «E so che devo fare sempre del mio meglio, in Italia il calcio è molto più tattico che in Inghilterra. Difficile trovare spazi, ma grazie a Camillo e a tutta la squadra il gol sta arrivando e a Parma andiamo con grande fiducia». E proprio l’alter ego Ciano (3 gol e 1 assist), specialista sui calci piazzati, ha ora un obiettivo dichiarato con dedica pronta - nel caso - per tutti i tecnici della Magic che hanno speso quattrini per lui: «Li ringrazio e dico pure una cosa: l’ultimo gol su punizione ● I gol segnati da Camillo Ciano con la maglia del Frosinone: 14 nella scorsa Serie B, 2 nei playoff in cui ha conquistato la promozione e 3 in Serie A
l’ho segnato al Parma in B la scorsa stagione, adesso voglio ripetermi in A: dal Parma a Parma, suona anche bene. Soprattutto ora che il Frosinone si è sbloccato».
PREGHIERE Qualità e velocità si sommano in un cocktail gradevolissimo di mille ingredienti. Camillo è partito da Marcianise, ha fatto un provino da ragazzino nel Brescia ma poi ha preferito tornare a casa e fare tutta la trafila nel Napoli: «Forse 13 PUNTI
4-3-3 ho capito davvero di poter giocare in A la scorsa stagione in virtù di tutte le nostre vittorie di fila, mentre il tecnico che mi ha cambiato è stato Drago al Crotone: mi ha fatto capire che il trequartista devi farlo muovendoti e attaccando gli spazi. E con Ciofani, che tiene palla e te la scarica, è molto più facile. E poi ho sempre ammirato Quagliarella, un grande esempio». Joel, invece, è atterrato in Europa dal Deportivo Saprissa contrassegnato con un giudizio a dir poco lusinghiero, a riprova di quanto siano stati sempre illuminanti i suoi pensieri in verticale: «Con Neymar ed Eriksen è il miglior ’92 al mondo». Dura conviverci, facile naufragarci dentro, eppure il costaricano ha scelto da sempre il profilo basso e ha abbracciato la fede fin da piccolo: sui parastinchi è stampato il salmo 27 della Bibbia e lui prima di ogni match s’inginocchia scrutando con gli occhi il cielo: «A Dio chiedo di giocare bene e di non infortunarmi». Preghiera semplice. Che unisce tutto il popolo di Frosinone in viaggio con lui e Ciano verso Parma: con un’inconfessabile sensazione di orizzonti illimitati.
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