Roglic rinuncia alla crono «Tutto per l’oro in linea»
Il suo nome, nella categoria dei rivali più pericolosi per gli azzurri al Mondiale di Innsbruck, campeggiava nella lista da un pezzo. E piazzato molto bene: lo sloveno Primoz Roglic, 28 anni, è arrivato quarto al Tour de France e su un percorso duro come quello austriaco di sicuro potrà dire la sua. Ora però le sue intenzioni sono ancora più chiare: nel senso che il portacolori della Lotto Nl-Jumbo ha fatto sapere che rinuncerà alla prova a cronometro, di cui è argento iridato in carica alle spalle dell’olandese Dumoulin, per concentrarsi sull’appuntamento in linea di domenica 30 settembre.
CONSIDERAZIONI «Ho deciso una decina di giorni fa — ha spiegato Roglic, che in questo periodo si sta allenando in altura a Kuhtai, località austriaca a 2020 metri di quota —. Dopo il Tour de France, ho avuto problemi a un gomito che poi si è infiammato. Non ho più potuto usare la bicicletta da crono e non potrei essere competitivo per la vittoria. Dunque, partecipare non avrebbe senso. Quanto alla prova in linea, il percorso sarà molto esigente, per corridori come Valverde e Alaphilippe per esempio. Di sicuro si addice anche a me, se riuscirò ad arrivarci nella forma che desidero».
PUNTO Molti pensano che il punto chiave del Mondiale potrebbe essere l’ultima salita, conosciuta come «Gramartboden», o «The Hell», «Inferno»: 2,8 km all’11,5% di pendenza media, massima 28%. Una di quelle salite che spesso si trovano per esempio nel percorso del Giro dei Paesi Baschi, una corsa che quest’anno è stata conquistata proprio da Roglic. «L’ho provata per tre volte. Dura. Dura. Dura», ha ammesso lo sloveno. Ma chi l’ha visto da vicino riferisce che un bel sorriso era apparso sul suo volto.