Venduto l’85% dei biglietti «Ma riscriviamo il contratto»
●Sticchi: «Più risorse per Monza» Nel 2019 resta la Germania: 21 GP
L’85% dei biglietti è stato venduto: a Monza cresce l’ottimismo in vista della tappa di domenica; la vittoria di Sebastian Vettel a Spa ha riacceso le speranze iridate di Maranello e quelle dei tifosi di poter finalmente vivere il sogno di poter correre a fine corsa sotto il podio per festeggiare un successo Ferrari. Non accade da 8 anni, con Alonso. Tanto tempo fa, troppo. Ma la Ferrari che quest’anno ha infranto i tabù di Silverstone e Spa ed è pronta a ripetersi finalmente nella gara di casa. Inutile nascondere che una buona affluenza aiuterebbe anche gli organizzatori nelle complicate trattative con Liberty per il rinnovo del contratto che scade nel 2019. «Partiamo da un fatto positivo — spiega al proposito il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani — ovvero che entrambe le parti vogliono il rinnovo, Chase Carey mi ripete sempre che è inconcepibile un Mondiale senza Monza». La questione è a quali condizioni. «Più che il numero che ci sarà scritto in calce (intesa come cifra complessiva; n.d.r.) quello che ci interessa è riscrivere il contratto stesso. Aci e Sias (la società che gestisce l’impianto; n.d.r.) devono ri-appropriarsi del proprio GP». Il nodo sono gli introiti garantiti dalle costose hospitality e da eventuali sponsor che prima gli organizzatori gestivano in prima persona. L’altro obiettivo è allargare fuori dai confini lombardi il brand Monza per raccogliere investimenti: quest’anno dunque si è deciso di puntare sul gemellaggio con la Mostra di Venezia, l’anno prossimo l’obiettivo è Torino («sede del più importante museo italiano dell’auto») e poi espandersi sino alla Motor valley italiana: l’Emilia Romagna. Intanto domani verrà svelato il calendario 2019, ancora a 21 GP con la Germania.