Boldi: «Ci pensa Higuain, sarà ’na spremuta de sangueeee»
●«La vedrò allo stadio, vicino a Salvini: Banfi? Non digerirà le orecchiette...»
In attesa che nelle sale venga proiettato Amici come prima, il cinepanettone della riconciliazione artistica con Christian De Sica, Massimo Boldi, 73 anni, 64 film in carriera, si gode gli ultimi scampoli d’estate a Catania dove è ospite per una rassegna di film: «Dicono siano di un certo Boldi e che facciano anche ridere, ma io non lo conosco mica…». Entusiasmo dilagante, battuta pronta e spirito di un ragazzino. Quando l’argomento scivola sul Milan, poi, la sua squadra del cuore, si scatena. Dal tassista Silvio Galliani al ragionier Carlo Verdone, nei suoi film sul calcio, Tifosi e Fratelli d’Italia, ha sempre messo in scena la rivalità tra il tifoso rossonero e quello romanista.
Dove vedrà Milan-Roma?
«Sarò sicuramente in tribuna a San Siro. Sarò seduto vicino al Ministro dell’Interno, Salvini».
Che ne pensa della nuova società con Leonardo e Maldini?
«Sono legati ai risultati. Il calcio è uno spettacolo come il cinema. Se fai un film che non fa ridere il pubblico, la volta dopo non viene più nessuno. E nel calcio è uguale: se la squadra vince diventa forte in tutto, compresa la dirigenza, se invece perde sono tutti dei brocchi».
E Milan-Roma come finisce?
«Io sono milanese, ma non scordiamoci che… de core so’ lupacchiotto!».
Si riferisce alla famosa battuta del ragioniere di fede rossonera in «Fratelli d’Italia»?
«Fu un grandissimo successo con frasi cult come faccio ‘na spremuta de sangue. Direi che Milan-Roma finisce così…».
In una spremuta di sangue? Per chi?
«La famo noi. Vince il Milan. Anche se ad essere più realisti credo finirà in pareggio: 1-1 con gol di Donnarumma di testa al 94’».
Dzeko o Higuain, chi vince la sfida dei gol?
«Higuain. È un campione. Quando giocava nel Napoli e nella Juve mi stava un po’ antipatico, ora è simpaticissimo».
Ma c’è un giocatore di Milan o Roma buono per un film?
«C’era, ha smesso di giocare due anni fa: Francesco Totti, un grandissimo, lo vedrei bene in un cinepanettone».
E al suo amico rivale di venerdì Lino Banfi cosa augura?
«Che non si goda le orecchiette…».