Casiraghi: «Cristiano a 40 reti? È dura. Gonzalo? Un affare»
●L’ex bomber: «In Italia le difese sono diverse dalla Liga. Mandzukic spalla ideale per Ronaldo. Il Pipita fa reparto da solo»
«Mandzukic è la spalla giusta per Cristiano. Il croato ha fisicità e può fungere da punto di riferimento centrale in attacco, permettendo al portoghese di allargarsi a sinistra. Movimenti intercambiabili tra i due come accadeva a Madrid tra CR7 e Benzema. Senza dimenticare il lavoro di Mario in fase di protezione della palla e come sponda. Al fianco di Ronaldo lo vedo bene». Parola di Gigi Casiraghi, 61 gol in A con le maglie di Juve e Lazio: «Le due squadre della mia vita», che si affronteranno domani all’Allianz Stadium.
L’attesa è tutta per CR7 a caccia del suo primo gol italiano. Segnerà tanto come in Spagna?
«Il calcio italiano e le nostre difese sono differenti. È qui per vincere e può trascinare la Juve all’accoppiata scudetto-Champions, ma non penso riesca a realizzare 40 gol a stagione come nella Liga».
CR7 si troverà di fronte Immobile: il laziale è attualmente il miglior attaccante italiano?
«Sicuramente è quello più decisivo. Nelle ultime stagioni ha avuto grande continuità, segnando più di tutti. La sua permanenza, con quella di Milinkovic-Savic, può permettere alla Lazio di replicare la scorsa annata, provando a conquistare la Champions».
Chi ha lasciato Torino per una nuova sfida è Higuain.
«Il Milan ha fatto un grande colpo. Il Pipita è una garanzia, fa reparto da solo. Il passaggio in rossonero gli ha dato ulteriori stimoli: farà una grande stagione e tanti gol».
A Napoli sfiderà il suo erede in azzurro Milik.
«Il polacco è stato sfortunato con il doppio infortunio. Può essere l’annata dell’esplosione. Ha tutte le qualità per diventare un top».
A proposito di punte: come vede l’Inter della coppia argentina Icardi-Lautaro?
«Possono coesistere e integrarsi bene. Martinez mi piace molto: ha bisogno solo di un po’ di tempo per capire il calcio italiano. I nerazzurri possono essere con il Napoli la principale antagonista della Juve».
In Under 21 lei lanciò Balotelli. Cosa gli è mancato per diventare un fuoriclasse come si pensava all’epoca?
«La continuità. Ha cambiato troppe squadre, ma è ancora in tempo per essere il leader della nostra nazionale».
Chi sarà il capocannoniere?
«Spero un italiano. Tifo per Immobile e Belotti anche in chiave nazionale. Senza gli infortuni il Gallo non ha nulla da invidiare ai migliori: è al livello di Icardi e segna in tutte le maniere, scommetto sulla sua rinascita».
TIFO PER UN CAPOCANNONIERE ITALIANO. BELOTTI VALE ICARDI
GIGI CASIRAGHI EX TECNICO UNDER 21