Europei di nuoto Gli azzurri 4x100 puntano al podio
●L’olimpionico è il perno, Ilaria ha la grande occasione nei 400 misti, Simona punta a 800 e 1500. Tanti azzurri da podio
Quante medaglie? Quante finali? Su 45 azzurri in gara almeno la metà è da primi 8 come dice la stagione. Pur senza Detti, Martinenghi e Silvia Di Pietro in recupero da infortuni, la squadra è di spessore tecnico come dimostra il ranking europeo: 13 azzurri si trovano nelle prime 3 posizioni, 22 nelle prime 8, e 15 nelle prime 15. Mancheranno gli ori «sicuri» degli iridati Detti e Pellegrini, nelle staffette potrebbe emergere qualche carenza ma «rimanendo con i piedi per terra — spiega il ct Butini —, saremo protagonisti». Gli ultimi due bottini tra gli Europei 2014 di Berlino (di metà quadriennio olimpico come questi, di solito i più difficili) fruttarono 15 medaglie, i precedenti londinesi — pre Giochi di Rio — ben 17 podi. Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella saranno le carte d’oro nel mezzofondo, difendere il titolo dei 100 sl di Luca Dotto è più problematico ma con un asso in più da calare: Miressi. Il resto è un range ampio di azzurri da finale e probabili podi.
STAFFETTE MISTE A dare spessore a questa spedizione dovrebbero essere non solo le due punte del mezzofondo ma anche le staffette miste: in tutti gli stili infatti questa Italia è attrezzata per fare un figurone: dal dorso di Sabbioni e di Margherita Panziera chiamata a dare continuità alla sua stagione della svolta e della continua crescita testimoniata dal muro infranto nei 100 al record nei 200 in 2’07” che oggi virtualmente le varrebbe il bronzo. Ma anche a rana con il mestiere di Scozzoli e la voglia di tornare in auge di Arianna Castiglioni le prospettive sono rosee: sia nei 50 che nei 100. La specialità più tecnica ripropone anche un Luca Pizzini che nei 200 difende il bronzo di due anni fa a Londra. Impresa che si fa più complicata per capitan Federico Turrini, bronzo nei 400 misti, che a livello femminile offriranno a Ilaria Cusinato l’occasione della medaglia e poi di tentare la doppietta nei 200, la sua principale specialità.
FARFALLE Anche le farfalle sono pronte a planare: tra gli uomini Piero Codia e Matteo Rivolta hanno nei 100 un competitor come Federico Burdisso, nato nel 2001, più duecentista e uno degli ultimi migliori talenti affinati proprio in Inghilterra. Tra le donne Ilaria Bianchi, medagliata uscente, ed Elena Di Liddo, alla sua miglior stagione, nei 100 promettono battaglia, così come nei 200 Alessia Polieri che due anni fa pescò a Londra la qualificazione olimpica per Rio. Ora si lavora per Tokyo, dove avremo Gabriele Detti, campione uscente dei 400 sl e iridato degli 800 sl (toccherà al deb Domenico Acerenza tentare la sorpresa in una specialità che il lucano ha già nuotato in 3’46”) e Nicolò Martinenghi, primatista italiano dei 100 rana che qui avrebbe potuto entrare nel club dei 58”. Così come sarebbe servita Di Pietro alla staffetta veloce rosa di oggi. Non chiediamo miracoli a Fede.
LE PROSPETTIVE Le assenze di Martinenghi, Detti e Di Pietro sono pesanti ma c’è almeno metà della squadra da finale