«SIAMO SALITI FORTE IO PROTAGONISTA MA NON BASTA: ERO POCO BRILLANTE»
Domenico Pozzovivo, 35, segue Miguel Angel Lopez, 24 BETTINI
Quinto all’arrivo, a 26” da Chavez. Quarto nella generale, a 43” dalla maglia rosa di Simon Yates. L’Etna conferma come Domenico Pozzovivo sia il miglior italiano da classifica generale di questo inizio di Giro d’Italia, anche se ieri ci si poteva attendere da lui — visto lo stato di forma — il successo di tappa. «Sono stato protagonista, ma speravo di fare meglio — ammette il 35enne lucano della Bahrain-Merida —. La Mitchelton aveva Chaves in fuga e Yates che mi tallonava. Avevo paura del suo contropiede, che in effetti è riuscito a fare nel pezzo che spianava. Dietro ci si guardava e io ero molto sorvegliato. Se ho pagato le energie spese mercoledì? No, non penso. Eravamo tutti un po’ provati dai saliscendi siciliani, siamo saliti forte ma non c’era brillantezza. La Mitchelton non mi ha sorpreso, l’avevo pensato subito guardando l’organico. Li consideravo come Sky, che ora sta andando meno forte. Hanno corso molto bene. Oltre alla forza, sono andati bene a livello tattico. Aru e Froome li ho visti in crescita, Dumoulin diceva di non stare bene ma non mi è sembrato. Mi aspettavo che Pinot fosse più aggressivo, invece ha fatto solo la volata». In chiave italiana, buoni segnali li ha dati anche Giulio Ciccone: il 23enne scalatore abruzzese della BardianiCsf — vincitore di una tappa rosa nel 2016 a Sestola — è andato in fuga e verso l’Etna ha tentato l’azione solitaria, per chiudere poi 20° a 57”. «Mi sono sentito bene, è una prova che mi dà fiducia per il resto del Giro».
MALE Giornata negativa invece per Davide Formolo. Il 25enne veronese della BoraHansgrohe è rimasto coinvolto in una caduta a circa 17 km dall’arrivo, e si è piazzato 42° a 5’09” da Chaves. «Ho preso una botta nella zona lombare sinistra — ha detto al traguardo quasi in lacrime, indicando quella parte del corpo —. Non riuscivo più a pedalare». E in classifica ora è 31° a 5’35”.