Sarà Epic Champions? Inter, segui Brozovic
●Ironico sui social, continuo nelle prestazioni e sabato «centenario» in A con i nerazzurri. Ma il futuro potrebbe essere lontano da Milano
Si fatica a idealizzare Marcelo Brozovic come un centenario. Tendenzialmente si pensa alle persone «secolari» come attempati, saggi, riflessivi. Il contrario di Marcelo, tutto scatti, impulso e nervi. Il suo trasloco recente però da eterno ragazzo a padre di famiglia ha mitigato i suoi lati estremi rendendolo più affidabile in campo e fuori. Quanto duri, non è dato saperlo. Ciò che invece è oggettivo risulta essere il traguardo delle 100 gare in nerazzurro disputate in Serie A. Un traguardo che il croato taglierà sabato sera contro il Sassuolo.
FENOMENO Una ideale maglietta nerazzurra con la tripla cifra sarebbe intonata con ciò che Marcelo va sostenendo sui social e mettendo in pratica sul campo. Partiamo dal settore social, quello più martellante. Restando solo agli ultimi giorni, Brozovic ha usato vari soggetti per esprimere un attaccamento alla maglia nerazzurra. Quasi maniacale per portarla in Champions. Si parte dalla figlia Aurora, immortalata tra le sue braccia con lo stadio Meazza sullo sfondo: «Mia figlia Aurora ed Epic Brozo alla conquista di San Siro». Saranno circa 70mila i tifosi nerazzurri che si affacceranno sabato sera per spingere lui e tutta la squadra di Luciano Spalletti. Marcelo ha virtualmente indossato vari panni ultimamente: tra i fumetti adesso va il «SuperEpicBrozo», una via di mezzo fra Superman e Brozovic. Potrebbe uscirne un croato volante... Domenica a Udine ha offerto ad Andrea Ranocchia il pallone del primo gol interista: «Sono talmente epico che ho fatto segnare anche Ranocchia, il giocatore più bello della Serie A». Ironia, sfottò, sicurezza. Brozovic è anche questo, più «dentro» nello spogliatoio interista, più coinvolto anche nelle dinamiche della quotidianità. Sarà che si è dato delle regole precise: «Prima regola per essere, in campo, un giocatore EPICO: parlare poco e correre tanto» oppure «Seconda regola per essere un giocatore EPICO: indossare la maglia di #EpicBrozo» mischiando un po’ l’anima del calciatore con quella dell’imprenditore tout court.
CAMBIO E FUTURO C’è chi giura che Brozovic sia sempre stato così. Introverso, silenzioso, bisognoso di sentire tutta la fiducia del gruppo di lavoro. E solo così, con la stima di chi lo allena e di chi si cambia al suo fianco nello spogliatoio, riesca a dare tutto. Arrivato a gennaio del 2015 dalla Dinamo Zagabria (prestito oneroso con obbligo di riscatto, 3+5 milioni), è quasi stato ammortato interamente. Le sue prestazioni elevate dell’ultimo periodo hanno rivalutato il cartellino del croato. I tifosi interisti ora lo amano, ma nel passato lo hanno contestato per i suoi atteggiamenti (i suoi applausi ironici allo stadio che lo fischiava al momento del cambio contro il Bologna in questa stagione). La società osserva, si gode il momento positivo di Marcelo e valuterà. Perché sull’altare del fair play finanziario potrebbe finirci proprio Brozovic. Santa Plusvalenza non è molto riconoscente...