RINNOVO GATTUSO TUTTO IN 3 GIORNI PALLA A FASSONE
1Rino e Mirabelli confidano nella chiamata dell’a.d. prima della Juve. Ma attenzione alle sirene estere
Ci sono un sostantivo e un aggettivo che negli ultimi due anni, quando si parla di Milan, vanno immancabilmente a braccetto: settimana decisiva. Quella iniziata ieri parrebbe appartenere alla categoria non solo per motivi societari, ma anche dal punto di vista sportivo. Questi dovrebbero infatti essere i giorni in cui Gattuso verrà chiamato a firmare il nuovo contratto. Il condizionale per ora non può però essere tolto perché ieri Rino in via Aldo Rossi non si è visto e a quanto risultava fino alla tarda serata non era ancora stato inserito in agenda un appuntamento con lui e con il d.s. Mirabelli. Il tempo non manca, ma eliminando dal calendario la giornata di venerdì – quando il programma prevede rifinitura e partenza per Torino – e considerando gli impegni finanziari di Fassone, non è che ce ne sia a fiumi. A occhio e croce una giornata adatta potrebbe essere giovedì e comunque Mirabelli – evidentemente anche in quest’ottica – oggi ha scelto di restare a Milano invece di sedersi in tribuna per GermaniaBrasile.
INDICAZIONI Un segno (più che) tangibile della grande volontà di assistere alla fumata bianca in un’operazione che il d.s. ha portato avanti con volontà ferrea, convinzioni profonde e, non guasta mai, parecchio entusiasmo. La scala delle priorità in questo momento è chiara: il rinnovo di Rino è in cima alla lista e, sebbene nessuno da via Aldo Rossi abbia mai ipotizzato una data precisa, le indicazioni arrivate fino alla settimana scorsa davano per sicuro l’autografo dell’allenatore entro la sfida con la Juve. D’altra parte nel dopogara di Arsenal-Milan, ovvero nemmeno due settimane fa, Mirabelli aveva parlato così: «Non ci sono dubbi sul fatto che Rino rimanga tanti anni. Tra pochi giorni ci incontreremo». Parole ulteriormente rafforzate in seguito da quelle di Fassone, che in seguito a riflessioni un po’ più prudenti, era passato dal parlare di «scelte determinate dai risultati» alla comunicazione che «a breve ci incontreremo per il rinnovo, ha dimostrato tutto quel- lo che aveva da dimostrare».
CAPOSALDO A giorni. A breve. Ovvero entro fine marzo. A spingere sull’acceleratore in questi termini temporali è stato soprattutto Mirabelli, cosa che nell’ambito dell’area sportiva ha ovviamente un senso: per programmare la stagione successiva non si deve aspettare l’estate, occorre iniziare a metterci mano in questo periodo. C’è poi un discorso squisitamente motivazionale: un rinnovo prima di Juve e Inter, ovvero la doppia sfida attraverso cui passano le speranze di Champions, sarebbe il migliore dei messaggi per lo spogliatoio. Anche in vista delle prossime stagioni. E, in tempi di incertezze societarie, si tratterebbe pure di una bella cartolina da spedire all’esterno. Un caposaldo importante. Anche perché aprile sarà un mese cruciale per il club: il rinnovo del tecnico sarebbe una missione portata a termine, e se dovesse slittare troppo a lungo inevitabilmente finirebbe associato alle indiscrezioni sul futuro della società.
ATTESA Insomma, una nutrita serie di buoni motivi per mettere nero su bianco prima della trasferta allo Stadium. Anche perché a questo punto manca davvero soltanto la convocazione di Fassone. L’accordo c’è già e parla di un contratto triennale con cui Mirabelli ha intenzione di aprire un ciclo molto importante. Ma che cosa succede- rebbe se questi giorni passassero senza chiamate dell’a.d.? Può essere nulla, come il contrario. Di certo il d.s. si ritroverebbe con un problema da gestire, infatti filtra un desiderio di chiarezza. E attenzione al canto delle sirene: ci sarebbero almeno due club esteri, di profilo importante, che hanno espresso il proprio interesse e sono eventualmente pronti a bussare alla porta di Rino e di Mirabelli, il cui destino appare legato a filo strettissimo con quello dell’allenatore. Questo non significa che il corteggiamento debba andare a buon fine: la priorità di Gattuso (e di Mirabelli) è il Milan, ma la presenza di altre pretendenti non può essere ignorata. Sul lieto fine della vicenda comunque resta un robusto ottimismo di fondo. Intanto, mentre il d.s. rossonero ha chiuso con lo Standard Liegi per il giovanissimo portiere italo-belga Guarneri (2002), sul fronte societario prosegue l’attesa per l’aumento di capitale chiamato recentemente dal Cda: una tranche da dieci milioni – su un totale di 37,4 da versare entro fine giugno – che avevano come prima indicazione di data venerdì scorso e che dal Milan precisano accreditabili fino al 4 aprile. Elliott intanto vigila e da quanto risulta Mr. Li non ha ancora accettato la disponibilità del fondo a concedere un ulteriore prestito da 35 milioni, ovvero la cifra necessaria per gestire il club sino a fine stagione.