La Gazzetta dello Sport

Certezza Burdisso Lo scudo del Torino è di nuovo alzato

●Il difensore ritorna dalla squalifica: perfetto accanto a Nkoulou, sogna di fare il terzo Mondiale

- Fabrizio Turco TORINO

NICOLAS ESEMPIO PER I GIOVANI HA L’UMILTÀ DEI CAMPIONI

WALTER MAZZARRI ALLENATORE TORINO

Il guerriero è pronto a tornare in campo per mettere il suo scudo a protezione della porta del Toro. Nicolas Burdisso ha scontato la prima squalifica della stagione saltando la trasferta contro la Roma e adesso è pronto a riprendere in pugno la difesa granata. Quella di domani contro la Fiorentina sarà la 16ª presenza in campionato con la maglia del Torino e fino a questo momento la sua stagione è stata spaccata in due. Il suo avvio granata era stato caratteriz­zato da tanta panchina, tanto lavoro atletico per recuperare il top della condizione dopo essere rimasto quasi sei mesi senza calcio giocato: 168 giorni in cui – anche prima del contratto granata – aveva continuato ad allenarsi con impegno, pur in solitudine, per non ritrovarsi a dover dare l’addio al calcio. Il Toro lo aveva ingaggiato con un bel guizzo negli ultimi giorni di mercato riportando­lo nella terra dei bisnonni che, nel 1904, avevano lasciato la provincia di Cuneo per emigrare in Sudamerica. Da quel momento, Nicolas ha vissuto nove partite a osservare i compagni e mangiarsi le unghie in panchina prima del grande rilancio, alla Scala del calcio, in quella che una volta era casa sua. Era l’inizio di novembre e quel giorno contro l’Inter il suo campionato ha potuto finalmente prendere il via. L’occasione propizia fu rappresent­ata proprio dal trovarsi di fronte Icardi: perché Nicolas conosce bene Maurito, proprio come Maurito conosce bene Nicolas. Alla fine Burdisso riuscì a mettere la museruola a Icardi e vinse il derby argentino; e con lui la dirigenza granata che lo aveva ingaggiato due mesi prima da svincolato.

UOMO IN PIÙ Quel pareggio di San Siro, che lasciò ai granata l’amaro in bocca di una vittoria che sarebbe stata meritata e che sfumò proprio nel finale, promosse Burdisso a uomo in più della difesa del Toro. L’intesa con Nkoulou è stata immediata, il carisma del vecchio leone della provincia di Cordoba si è sposata alla perfezione con la classe superiore del camerunese e la difesa granata ne ha tratto solo benefici. Da quel momento, infatti, l’argentino non si è più fermato, almeno fino allo «stop and go» di Verona, con l’ammonizion­e in avvio di gara che ne ha sancito la squalifica. Una serie di quindici partite consecutiv­e in cui ha potuto mettere in mostra qualità che nessuno gli ha mai disconosci­uto: quelle da leader naturale, che sa abbinare un’esperienza infinita ad una straordina­ria tenuta fisica e atletica. «Burdisso è un giocatore di grande affidabili­tà che è anche un esempio per tutto il gruppo – dice di lui Walter Mazzarri –. I giovani devono prendere esempio da un profession­ista come lui, uno che ha l’umiltà dei campioni». Tanto che, con il compleanno numero 37 alle porte (farà gli anni il 12 aprile), ha già messo nel mirino il prossimo obiettivo. «Mi piacerebbe avere la possibilit­à di giocare il terzo Mondiale – ha detto un mese fa –. Oggi il calcio è ancora il mio presente, gioco da tanto tempo e sto bene. Tornare in nazionale sarebbe per me un traguardo prezioso». Se non è un appello al c.t. dell’Argentina Jorge Sampaoli poco ci manca. Con una certezza. Quando vuole ottenere un risultato Burdisso mette tutto se stesso; i rivali per un posto nella Seleccion sono avvisati.

 ??  ??
 ??  ?? Nicolas Burdisso, 36 anni. Il difensore è alla sua prima stagione nel Torino. A sinistra ancora il difensore granata mentre ascolta le indicazion­i di Mazzarri. In basso Andrea Belotti, 24 anni, cinque gol in questo campionato di Serie A IPP-LAPRESSE
Nicolas Burdisso, 36 anni. Il difensore è alla sua prima stagione nel Torino. A sinistra ancora il difensore granata mentre ascolta le indicazion­i di Mazzarri. In basso Andrea Belotti, 24 anni, cinque gol in questo campionato di Serie A IPP-LAPRESSE

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy